Mentre in Italia il settore dell’automobile continua a rivolgere appelli a scadenza più o meno regolare al governo, nel tentativo di ricevere aiuti strutturali che permettano di uscire dalla crisi, ci sono colossi mondiali del settore che stanno riuscendo lentamente a rimettersi in moto. A guidare il carro della ripartenza è la Cina, che anche per una questione di tempistiche, essendo stato il primo Paese colpito dall’emergenza pandemia, sta via via dando impulso all’automotive. A trainare il mercato cinese sono le auto premium e di lusso, con un +1,9% rispetto al maggio del 2019. Stando ai dati comunicati dalla China Passenger Car Association, “le vendite hanno superato le aspettative, evidenziando una ripresa del mercato”.
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In Gran Bretagna, invece, è direttamente il governo a dare l’impulso necessario: l’amministrazione Johnson ha prorogato al 2022-23 il programma di incentivi per i veicoli a basso impatto ambientale. Una concessione che doveva chiudersi nel marzo del 2020 ma che, complice la crisi, è stata estesa, anche se la sovvenzione riguarderà soltanto i veicoli che costano meno di 50.000 sterline.