Gli italiani sognano l’elettrico ma scelgono l’ibrido. A frenare l’acquisto delle e-car l’ansia da autonomia e le infrastrutture ancora insufficienti
Oggetto del desiderio di un consistente numero di italiani, la mobilità alla spina non riesce ancora a superare alcuni scogli psicologici di vecchia data e viene per questo scavalcata dalle auto ibride. A rivelarlo è uno studio illustrato da Quintegia all’Automotive Dealer Day, la due giorni che ogni anno riunisce a Veronafiere il mondo della distribuzione automobilistica.
Sebbene sei italiani su dieci si dichiarino intenzionati ad acquistare un’auto elettrica entro sei mesi, infatti, la percentuale dei decisi scende al 31%, affiancata da un corposo 44% di incerti che hanno bisogno di maggiori informazioni prima di portarsi a casa una vettura a zero emissioni.
L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 3.000 acquirenti che hanno comprato un’auto nuova o km zero negli ultimi due anni o che hanno in mente di farlo entro la fine del 2019.
Interessante soffermarsi sugli argomenti che trainano le decisioni degli elettro-entusiasti e degli elettro-scettici. Nel primo caso, sia tra gli intenzionati che tra i possibilisti (oltre il 50% del campione), l’appeal principale è costituito dal rispetto dell’ambiente. A seguire la consapevolezza che sia l’auto del futuro (43%) e poi, via via, ragioni più pratiche connesse ai vantaggi sul versante della viabilità (escludere Ztl, blocchi del traffico, targhe alterne etc) e al risparmio sul bollo auto e sulla gestione.
Dal canto loro, i dubbiosi oppongono preoccupazioni di natura funzionale considerate non ancora risolte quali l’autonomia ridotta, che rappresenta ancora un freno per il 48% del campione, e la scarsità di punti e colonnine di ricarica (33%). A completare il quadro ci pensano la diffidenza nei confronti di una tecnologia considerata non ancora sufficientemente affidabile e il prezzo elevato rispetto alle motorizzazioni tradizionali. Ragioni che, sommate, portano un italiano su quattro alla conclusione categorica di non acquistare un’auto elettrica nei prossimi sei mesi.
In questo contesto, ancora una volta, l’ibrido rappresenta la scelta in grado di mettere tutti d’accordo. Dallo studio di Quintegia emerge infatti che tre automobilisti su quattro sono orientati probabilmente (55%) o sicuramente (20%) verso l’acquisto di un’auto a doppia alimentazione.
Poche sorprese anche per quanto riguarda il rapporto con le motorizzazioni tradizionali. Se oltre metà del campione continua a tenere in considerazione le auto a benzina, il diesel resta una opportunità solo per quattro italiani su dieci. Ultimo in classifica il metano, seguito a stretto giro dal Gpl.