I motori a combustione interna hanno un destino segnato. Viceversa, la mobilità sostenibile vive un’ascesa inarrestabile. La svolta imposta dall’Europa sta infatti costringendo le case automobilistiche ad accelerare verso l’elettrificazione: la proposta in discussione presso la Commissione Europea prevede infatti un taglio delle emissioni di Co2 del 60% entro il 2030 per le vetture e i veicoli commerciali leggeri, che dovrà salire al 100% con l’orizzonte fissato al 2035. Questo vuol dire che sarà impossibile vendere veicoli che emettono anidride carbonica.
Il settore del noleggio a lungo termine si conferma protagonista della mobilità sostenibile diventando il principale acquirente di vetture elettrificate in Italia. La domanda di modelli 100% elettrici è aumentata quasi del 34%, mentre le immatricolazioni di vetture ibride hanno registrato una crescita addirittura del 507%.
Infatti, per chi vuole avvicinarsi alla mobilità sostenibile, la soluzione migliore sembra essere il noleggio a lungo termine di auto elettriche.
La reazione delle case automobilistiche
Già da qualche tempo, le case automobilistiche si stanno organizzando per non essere impreparate e tutte hanno dimostrato una sennsibilità senza precedenti nei confronti della mobilità sostenibile.
Jaguar ha annunciato la svolta verso l’elettrico a partire dal 2025, Ford Europa si pone come obiettivo un “full electric” dal 2030. Volkswagen ha annunciato l’intendo di eliminare le vetture termiche in Europa tra il 2033 e il 2035, Audi ha fissato nel 2033 l’anno in cui produrrà solo veicoli elettrici, mentre già dal 2026 lancerà modelli a zero emissioni sul mercato globale. Anche Renault si è adeguata: il target è il 65% di vendite di veicoli a batteria nel 2025, alzando l’asticella al 90% peril 2030.
Il piano italiano per la mobilità sostenibile
A prescindere dalle case automobilistiche, i vari Paesi stanno prendendo dei provvedimenti per essere al passo con le normative europee. Secondo il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, la data limite per l’azzeramento della vendita di auto con motori a combustione interna in italia potrebbe essere quella del 2040. Da quella data, ha dichiarato a TechTalk, l’Italia potrà essere un Paese full electric. Sono stati anche preannunciati i rinnovi degli incentivi per rinnovare il parco circolante, che è uno dei più vecchi di tutta Europa.
Francia e Gran Bretagna
Stesso orizzonte temporale, almeno al momento, per la Francia, che dal 2040 intende vietare la vendita di veicoli a bnenzina e diesel, anche se è grande la spinta affinché questo termine sia anticipato al 2035 o addirittura al 2030. Nel 2020, il 47% dei veicoli venduti in Francia era ancora a combustione interna, ma la vendita di auto green è in costante aumento. Netto sprint da parte della Gran Bretagna, che nel 2017 aveva stabilito il 2040 come termine per la vendita di veicoli endotermici salvo poi, nel giro di quattro anni, cambiare l’obiettivo fissandolo al 2030. “Sarà consentita la vendita di auto e van ibridi plug-in con un’autonomia significativa in modalità elettrica solo fino al 2035”, ha dichiarato Boris Johnson, il cui governo ha stanziato 1,3 miliardi di sterline per i punti di ricarica e 583 milioni di sterline per gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Inoltre, sono in arrivo quasi 500 milioni di sterline per la produzione di batterie.