Il mercato automobilistico italiano ha chiuso il mese di agosto con una brusca frenata, registrando una contrazione del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2023. Con 69.121 nuove immatricolazioni rispetto alle 79.787 di un anno fa, la flessione segna un cambio di rotta per un settore che, lo scorso anno, aveva mostrato un incremento del 12%. Agosto, mese storicamente meno rilevante per il settore, rappresenta circa il 5% delle vendite annuali, ma l’impatto di questa flessione si fa sentire su tutto il 2024, riducendo la crescita cumulata dell’anno al 3,8%.
A pesare su questo rallentamento è anche il confronto con il periodo pre-pandemia. Nei primi otto mesi del 2024, il mercato ha totalizzato 1.080.447 immatricolazioni, un dato inferiore del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Una cifra che evidenzia come la ripresa, nonostante i segnali positivi dei mesi precedenti, sia ancora fragile e lontana dai livelli pre-crisi.
Lente Sulla Transizione Energetica
Il mercato dell’auto sta attraversando una fase di trasformazione, con l’attenzione sempre più concentrata sulla mobilità sostenibile. Tuttavia, agosto ha visto un modesto recupero delle auto elettriche a batteria (BEV), che si sono attestate al 3,7% delle immatricolazioni, con un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto a luglio. Le ibride plug-in (PHEV) hanno invece subito una contrazione, scendendo al 3,5%. Complessivamente, i veicoli elettrici e ibridi plug-in (ECV) hanno rappresentato il 7,2% del mercato, in calo rispetto al 9,1% di agosto 2023.
Questi numeri preoccupano l’UNRAE, che vede ancora più urgente la definizione di una strategia governativa per accompagnare la transizione energetica del settore. L’associazione richiede che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 vengano resi disponibili prima della fine dell’anno per rifinanziare la fascia 0-20 g/Km di CO2, oramai esaurita. Il Presidente Michele Crisci sottolinea inoltre la necessità di ulteriori 250 milioni di euro, parte del miliardo previsto per il 2025, per supportare questa transizione. Le proposte includono anche la rimozione del price cap per le auto meno inquinanti o la sua equiparazione a quella della fascia 21-60 g/Km.
Canali di Vendita e Alimentazioni: Il Quadro di Agosto
L’analisi per canali di vendita mostra un calo generalizzato, con un’unica eccezione: il noleggio a breve termine, che guadagna quota e raggiunge l’1,6% del mercato. Le vendite ai privati, pur in calo in termini di volume, hanno guadagnato 3,5 punti percentuali, salendo al 62,7% del totale, mentre le autoimmatricolazioni e il noleggio a lungo termine hanno subito una contrazione significativa.
In termini di alimentazione, le vetture ibride sono state le uniche a registrare una crescita in agosto, raggiungendo il 40,6% del mercato. Al contrario, il diesel e il benzina hanno perso rispettivamente 3,6 e 1,6 punti percentuali, riflettendo un cambiamento nelle preferenze dei consumatori italiani verso soluzioni più ecologiche, ma non ancora sufficientemente orientate verso l’elettrico puro.
Segmentazione del Mercato e Geografia delle Vendite
Tra i segmenti, i SUV e le berline del segmento B hanno mantenuto una quota rilevante, mentre i segmenti di lusso e alto di gamma hanno mostrato segnali di ripresa. Anche in termini geografici, tutte le aree del Paese hanno visto una flessione in volume, con il Nord Est che ha mantenuto la leadership del mercato grazie al contributo del noleggio.
Sfide e Prospettive Future
Le emissioni medie di CO2 per le nuove immatricolazioni di agosto hanno segnato un leggero incremento dello 0,3%, attestandosi a 119,2 g/Km. Questo dato sottolinea l’importanza di accelerare la transizione verso veicoli a basse o nulle emissioni.
L’UNRAE insiste sull’urgenza di riformare la fiscalità delle auto aziendali, attraverso misure che favoriscano il rinnovo del parco auto circolante e promuovano la sostenibilità ambientale. Un tema cruciale che, secondo il presidente Crisci, deve essere affrontato con priorità nei prossimi Tavoli interministeriali.
In conclusione, il mercato automobilistico italiano sta affrontando una fase complessa, in cui le sfide della transizione energetica e della ripresa economica si intrecciano. Il calo di agosto rappresenta un campanello d’allarme, ma anche un’opportunità per ripensare strategie e politiche che possano garantire una crescita sostenibile e competitiva per il futuro.