E’ una sorta di eldorado per gli appassionati di motori, una mappa per gli operatori del settore per orientarsi tra le tendenze e comprendere la direzione del mercato e il futuro della mobilità, un centro di gravità da cui si finisce inevitabilmente per essere attratti. Dopo la sosta imposta dalla pandemia, a Parigi, a Porte de Versailles, è tornato il Salone dell’auto, forte dei suoi 124 anni di storia. Con un messaggio risuonato in maniera chiara: la tecnologia del futuro sarà elettrica o a idrogeno.
Nuovo Format
Gli organizzatori hanno voluto rinnovare il format, aggiungendo alla formula della classica mostra di auto l’inedita attività di prove su strada delle vetture in un grande spazio dedicato ai test – aperto anche di sera – con un centinaio di auto a disposizione. Oltre questa novità è stata proposta per la prima volta Equip Auto, la fiera dedicata al post-vendita automobilistico e ai servizi per la mobilità connessa.
Il derby tra Europa e Asia
Al Salone – anzi al “Mondial de l’Auto 2022” secondo la definizione ufficiale – a fare la parte del leone sono stati soprattutto i gruppi francesi, controbilanciando la grande presenza dei marchi asiatici, sempre più desiderosi di prendersi la ribalta e affermarsi sulla vetrina internazionale, con il debutto continentale e ufficiale di Byd e Great Wall Motors. Un “derby” strategico, industriale e geopolitico quello tra Asia ed Europa – anzi in questo caso tra Cina e Vecchio Continente – che ormai si declina a tutti i livelli e sul quale, a margine dell’evento è intervenuto anche il Ceo di Stellantis, Carlo Tavares, chiedendo con forza un approccio basato sulla “reciprocità”. “Non c’è motivo di rendere l’accesso al mercato europeo facile per i cinesi senza avere in cambio il contrario. Vogliamo le stesse condizioni”. Per il manager portoghese i costruttori cinesi “sono benvenuti in Europa”, ma lo stesso deve avvenire in Cina per gli europei.
Se francesi e cinesi l’hanno fatta da padroni i grandi assenti sono stati, invece, i marchi tedeschi e altre grandi case produttrici come Ford, Toyota e i gruppi Hyundai e Jaguar Land Rover. Sono state, invece, otto le anteprime pubbliche, mondiali o europee, che hanno preso forma al Salone di Parigi 2022. Le auto che sono state mostrate per la prima volta al pubblico internazionale sono state: la Renault R5 Turbo E3, un’elettrica dedicata alla specialità del drift, quindi a trazione posteriore come tutte le auto impegnate in questa specialità; la Renault 4 Ever prefigurazione destinata a diventare una Suv elettrica del segmento delle compatte; la Jeep Avenger, altra elettrica di serie; la Alpine Alpenglow, concept sportivo con motore alimentato a idrogeno, secondo una evoluzione e una alimentazione su cui stanno puntando le supercar francesi; la Hopium Machina Vision; la Renault Kangoo E-Tech e la Dacia Manifesto Concept.
L’arrivo in forze sul mercato europeo del marchio cinese BYD (acronimo di Build Your Dreams) è stato, invece, segnato dal debutto a Parigi delle prime tre vetture commercializzate nel Vecchio Continente tra il 2022 e il 2023. Ecco allora che negli stand del Mondial de l’Auto 2022 è stato possibile conoscere dal vivo i SUV elettrici Atto 3 e Tang, oltre alla berlina HaN, sempre a batteria, per uno sbarco commerciale ormai imminente e che dovrebbe iniziare dalla Germania.
Tra le altre presenze che hanno attirato la curiosità del grande pubblico quella del nuovo marchio francese Hopium con la già citata Machina Vision, una grande berlina sportiva con motore elettrico alimentato da una cella a combustibile a idrogeno che promette oltre 1.000 km di autonomia.
Un altro esordio è quello stato quello della NamX HUV (Hydrogen Utility Vehicle), una crossover realizzata dall’azienda con sede in Francia e dalla Pininfarina, un’auto alimentata da sei serbatoi di idrogeno amovibili che si potranno ricaricare o sostituire a domicilio o presso le stazioni di rifornimento. Una tecnologia che ha lo scopo di superare le carenze della rete di distributori.
La cinese Great Wall Motors a Parigi si è presentata con due dei suoi marchi, Ora e Wey, importati dal gruppo elvetico Emil Frey. La gamma Ora era rappresentata dall’elettrica Cat dal design retrò, con 400 km di autonomia e dimensioni simile alla rivale ID3, mentre il marchio di lusso Wey ha mostrato il SUV ibrido plug-in Coffee 01.
Altro marchio cinese presente a Parigi è stato Seres, importante realtà che collabora con il colosso delle comunicazioni Huawei. I modelli esposti sono stati Seres 3 e Seres 5, due SUV moderni ed elettrici che sono venduti anche in versione range extender (Seres 5). E sempre dall’Oriente è arrivata la vietnamita VinFast con la gamma dei suoi SUV elettrici con 10 anni di garanzia: VF 6, VF 7, VF 8 E VF9, gli ultimi due disegnati da Pininfarina, mentre gli altri sono stati realizzati dall’atelier piemontese Torino Design.
Il progetto della 1000tipla
Una delle maggiori attrazioni del Salone è stato il progetto della 1000tipla, una Fiat Multipla da 1,1 milioni di euro trasformata in auto da corsa con motore Corvette da 1.000 CV. Questa Fiat Multipla Tuning speciale è stata voluta da Sylvain Levy e Pierre Chabrier di Vilebrequin. L’idea del progetto è nata nel 2019: dopo una campagna di raccolta fondi e tre anni di lavoro, questa reinterpretazione in chiave supersportiva della monovolume torinese, realizzata dagli youtuber francesi, è pronta per scendere in pista.
I nuovi modelli di Stellantis
Per quanto riguarda Stellantis sono stati annunciati tre nuovi modelli elettrificati: Peugeot e-308, e-308 station wagon ed e-408. Presentati anche i primi van a celle a combustibile a idrogeno al mondo, Citroën ë-Jumpy e Peugeot e-Expert. Modelli che confermano l’ambizione di Stellantis di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2038, come parte del piano strategico per il prossimo decennio Dare Forward 2030. Senza dimenticare la supercar Ds E-Tense Performance, derivata dalla Formula E. Un prototipo che forse verrà prodotto in tiratura limitata.