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“IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE FONDAMENTALE PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELL’ELETTRICO”

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“IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE FONDAMENTALE PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELL’ELETTRICO”

di Redazione 20 febbraio 2023

Guarda l’intervista completa qui

L’obiettivo ormai è fissato: a partire dal 2035 nell’Unione Europea potranno essere vendute soltanto auto a emissioni zero e non sarà più possibile acquistare veicoli nuovi con motori a combustibili fossili come benzina e diesel. Una rivoluzione della mobilità che in questa fase deve fare i conti con gli effetti del conflitto in Ucraina. Ma quale impatto sta avendo la grande crisi energetica internazionale sulla transizione verso la mobilità elettrica e la de-carbonizzazione del nostro sistema di trasporti?

La preoccupazione che l’incremento dei prezzi dell’energia possa minacciare il futuro delle auto elettriche è concreta. All’aumento dei costi delle materie prime si contrappone una diffusa riduzione del reddito disponibile, con un impatto sulle vendite che inizia a essere significativo.

Se prima della guerra il ‘total cost of ownership’, ovvero la somma di tutti i costi previsti durante la vita del veicolo, dal carburante alla manutenzione, anche grazie agli incentivi, era mediamente inferiore a quello di un modello analogo a benzina, ora il drastico aumento dei prezzi dell’energia rappresenta un grosso problema. Nel primo semestre 2022 le immatricolazioni di auto elettriche sono scese del 17% (del 2% quelle ibride). La competitività dei motori green è dunque diminuita.

Recentemente una simulazione realizzata dal portale Facile.it ha dimostrato che se un anno fa in tutte le simulazioni realizzate, con modelli e motori di diversa cilindrata e potenza, l’auto elettrica era nettamente la più economica dal punto di vista dei costi di carburante con una spesa che, a seconda del modello, era inferiore tra il 50% e il 70% rispetto alle versioni a benzina e diesel, oggi la situazione è cambiata e in alcuni casi, per rifornire un’auto elettrica si spende di più per il “pieno” rispetto a una vettura tradizionale, anche se la ricerca in realtà non tiene conto delle tariffe flat che sono ormai molto diffuse.

Se la crisi energetica è legata in buona parte alla contingenza del conflitto e ci si augura possa essere parzialmente attutita o superata nel giro di alcuni mesi, resta però il problema infrastrutturale a frenare l’acquisto delle auto elettriche.

Alberto Cassone, presidente di Hurry, azienda attiva da molti anni nell’e-commerce automotive, sottolinea il ruolo del noleggio a lungo termine che “sta aiutando la diffusione delle elettriche calmierando l’investimento iniziale. Inoltre le persone sanno che non avranno il problema, tra tre-quattro anni, di dover vendere la propria auto”. Ma persistono problemi strutturali, spiega Cassone, visto che “all’interno dei centri città la maggior parte dei punti di ricarica sono a ricarica lenta quindi per poter fare un pieno ci vogliono molte ore. Per non parlare dell’infrastruttura autostradale. Quindi il cliente dell’elettrico è soprattutto composto da coloro che hanno possibilità di installare una wall-box in casa, nel garage o nei cortili interni, ma questo ovviamente comporta un restringimento della platea di coloro che possono acquistare l’elettrico”.

I clienti, insomma, si avvicinano alla mobilità alla spina, che sia ibrida o elettrica, con l’ansia della ricarica. Soprattutto nelle grandi città e nel Centro-Sud il problema è sentito visto che degli oltre 32mila punti di ricarica il 57% è distribuito nel Nord Italia, il 23% circa al Centro e solo il 20% al Sud e nelle isole. Inoltre l’86% di queste postazioni è a ricarica lenta: questo significa che sono necessarie diverse ore per completare il rifornimento. È positivo il fatto che i numeri delle colonnine siano in crescita, ma bisogna investire di più sulla copertura della rete autostradale: distribuire stazioni di ricarica veloce sulle autostrade potrebbe incentivare notevolmente l’acquisto delle auto elettriche. Inoltre le auto elettriche costano mediamente di più di un’auto a motorizzazione termica. Il noleggio a lungo termine in questo senso può agire come un acceleratore e un facilitatore di innovazione, ancora di più in un momento in cui la crisi energetica e il caro bollette morde le tasche degli italiani.

MOTORI24 – Intervista Alberto Cassone

 

“IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE FONDAMENTALE PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELL’ELETTRICO” was last modified: febbraio 21st, 2023 by Redazione
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