La rivoluzione della mobilità può riassumersi in una parola: condivisione. Se invece scegliessimo di usarne due potremmo dire: possesso temporaneo. Che tradotto, darebbe noleggio, che come sappiamo può essere breve o a lungo termine. Tendenza sempre più diffusa anche tra privati, ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi anni. In Italia, per esempio, il fatturato derivante dal noleggio a lungo termine è cresciuto del 18%.
Ma qual è il valore medio delle auto noleggiate? Uno studio condotto da Fleet&Mobility in collaborazione con Europcar, dal titolo “Mercato auto a valore 2016 – Noleggio”, parla di una somma pari a 20.127 euro, cifra che oscilla fra i 21.439 del lungo termine e i 17.092 del breve.
Secondo Dataforce sono stati 144.184 i veicoli riservati al noleggio a lungo termine immatricolati tra gennaio e maggio 2017, ben 20.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Indagando più a fondo si scopre che l’alimentazione preferita è il diesel, che rappresenta l’83% del valore totale e il 73% dei volumi; mentre per quanto riguarda le case costruttrici, al primo posto troviamo FIAT con il 17,3% sul valore e il 24,9% sui volumi, seguita da Audi (9,4% sul valore; 6,1% sul volume), BMW (8,1%; 4,9%), Volkswagen (7,5%; 6,9%), e Mercedes (7,1%; 4,6%). Ragionando per modelli, invece, troviamo ben quattro FIAT nelle prime cinque posizioni: Fiat 500L (4,7% sul valore; 5,6% sul volume), Fiat Panda (4,0%; 7,7%), Fiat 500X (3,1%; 3,3%), Audi A4 (3,1%; 1,9%), e Fiat 500 (2,6%; 4,3%). Infine, isolando i diversi segmenti dell’universo automotive, al primo posto segnaliamo il segmento C (quello delle berline compatte) con il 34% sul valore totale e il 33% sul volume); secondo il segmento D (berline medio-grandi, 27% e 17%), seguito dal B (utilitarie), che precede però D in termini di volume (23%; 31%).
Secondo Dataforce sono stati 144.184 i veicoli riservati al noleggio a lungo termine immatricolati tra gennaio e maggio 2017, ben 20.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati Aniasa, invece, hanno sottolineato come una vettura venduta su quattro sia destinata ad essere noleggiata. Sempre per Aniasa, da gennaio a marzo 2017, il fatturato registrato è di 1,48 miliardi di euro, (+15,6% sullo stesso periodo del 2016), le immatricolazioni sono state 154.000 (+20,3%) e la flotta è salita a 800.000 veicoli (+14,9%). Importante il dato dei veicoli commerciali che registrano un aumento di oltre il 60%.
Come suggeriscono i numeri, la tendenza al possesso temporaneo è ormai diffusa e consolidata. Appare lampante se pensiamo al car sharing, ma è in questa direzione che si sta muovendo anche il noleggio: mentre in precedenza la soluzione del lungo periodo era prerogativa delle aziende e viceversa il noleggio a breve indirizzato solo al ramo del turismo, stiamo assistendo ultimamente ad una forte spinta da parte dei privati al noleggio a lungo termine, grazie soprattutto ai vantaggi contrattuali che lo esentano dalle “noie” che la proprietà di un veicolo comporta (assicurazione, bollo, manutenzione) come già accennato in questo nostro articolo. Non si spiegherebbe altrimenti una crescita così consistente, in un mercato che ha grandi margini di crescita, aperto ad ogni nuova soluzione, a patto che sia “condivisa”.