Primi test MotoGP 2018: tutti soddisfatti ma svetta Lorenzo. Le speranze italiane su Valentino e Dovizioso, ma quello da battere è sempre Marquez.
Gli ultimi giorni hanno visto tutto il circo iridato impegnato a Sepang, in Malesia, per tre giornate di test ufficiali. Le Ducati sono apparse migliorate: più guidabili in curva e come sempre velocissime in rettilineo. Lorenzo, a sorpresa, ha fatto segnare il miglior tempo di tutti, mostrando nelle interviste una fiducia nel nuovo mezzo che non aveva avuto all’inizio della prima stagione in Ducati: “Parto da Sepang molto soddisfatto. Sono convinto che la moto sia migliorata in molti aspetti rispetto allo scorso anno. Adesso la sento più adatta al mio stile di guida […] Siamo solo all’inizio dell’anno però ho già delle buone sensazioni”.
Le prestazioni della moto italiana sono state confermate anche dal quarto posto generale di Dovizioso e dai tempi dei team satellite, lasciando presagire una stagione di soddisfazioni dalle parti di Bologna. “Sono stati tre giorni di test molto interessanti – ha detto Dovizioso – e ce ne andiamo da Sepang con delle sensazioni molto buone. Sinceramente non mi aspettavo un miglioramento così evidente in questo primo test, e adesso dovremo confermare anche nei prossimi circuiti che siamo sulla strada giusta.”
Abbiamo testato tutto e abbiamo le idee abbastanza chiare. In confronto allo scorso anno abbiamo migliorato il passo corsa anche con gomme usate.
Valentino Rossi ha fatto segnare ottimi tempi per due dei tre giorni, tra cui il suo miglior crono di sempre a Sepang, classificandosi alla fine ottavo e primo dei piloti Yamaha: “Il terzo giorno è stata dura ma abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo testato tutto e abbiamo le idee abbastanza chiare. In confronto allo scorso anno abbiamo migliorato il passo corsa anche con gomme usate.” La versione 2017 della Yamaha M1 è stata definitivamente accantonata, come voleva Rossi che non l’ha mai digerita, tornando al progetto base del 2016. Una scelta sposata anche dal compagno/rivale Viñales, finito 18mo, e dall’asso francese Zarco, che guida una Yamaha satellite. “Abbiamo lavorato duramente, cercando di migliorare – ha detto Viñales – ed ora dobbiamo controllare i dati raccolti per capire come migliorare ancora in Tailandia”.
La carovana mondiale, infatti, si riunirà per la prossima sessione di test ufficiali a metà febbraio, sul circuito tailandese di Buriram. Là si avranno ulteriori indizi di chi avrà le carte in regola per sfidare la Honda e Marquez, che per ora non ha brillato nei test finendo settimo. Nessuno comunque dubita che l’uomo da battere sarà ancora lui.