Ecco il provvedimento che ridurrà le emissioni di CO2 nel bacino padano. Intanto l’UE approva ulteriori tagli che mettono in difficoltà le case costruttrici.
Si chiama “Nuovo accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano” ed è un pacchetto di misure che prevede limitazioni alla circolazione per le auto con alimentazione benzina e diesel più datate.
Frutto di un accordo tra Ministero dell’Ambiente e le regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, il provvedimento è entrato in vigore dal 1 ottobre, sarà valido fino al 31 marzo 2019 e coinvolgerà circa 1 milione di automobili.
In realtà, l’attuazione è molto più complessa di quanto si crede. Sono infatti ancora da registrare tempi e modalità d’attuazione regione per regione. Sul primo punto gli assessori alla mobilità delle Regioni coinvolte si sono strettamente impegnati a rendere omogenee ed armonizzate le misure entro il 2020, anche in vista di una futura realizzazione del piano a livello nazionale. Dall’altra parte, ogni autonomia ha peculiarità proprie che richiedono provvedimenti mirati.
Ad esempio, in Lombardia, lo stop riguarderà le auto a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 3, dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali. Tuttavia, il blocco degli Euro 3 non varrà nelle giornate festive, anche infrasettimanali. In Emilia Romagna invece le auto a benzina tra Euro 2 e Euro 6 saranno libere di circolare, non le diesel fino Euro 4. Cambiano anche gli orari: 8.30 – 18.30 nei giorni feriali, più ogni prima domenica del mese.
Il Veneto dal canto suo ha deciso che lo stop avverrà dalle 8.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì, e varrà per i diesel fino a Euro 3 e benzina Euro 0 e 1. Sono previste però delle esenzioni: per gli impossibilitati a recarsi a lavoro con trasporto pubblico, per gli automobilisti con più di 70 anni e, infine per i cittadini con un Isee pari o inferiore a 16.700 euro.
In Piemonte, infine, le deroghe riguarderanno categorie come artigiani, ambulanti, e residenti/lavoratori presso aree che non sono raggiunte da mezzi di trasporto pubblico.
Nell’ottica di una drastica riduzione delle emissioni, proprio ieri il Parlamento Europeo riunito a Strasburgo ha votato per tagliare le emissioni del 20% entro il 2025 e del 40% entro il 2030. Il piano di legge approvato prevede misure che andranno a favorire l’introduzione delle auto elettriche e interessa da vicino anche le case automobilistiche. I costruttori dovranno infatti garantire che i veicoli a zero e a basse emissioni raggiungano una quota di mercato pari al 20% entro il 2025 e al 35% entro il 2030. Se le case non dovessero rispettare gli obiettivi dovranno impegnarsi a pagare un’ammenda all’Ue da destinare ai lavoratori colpiti dai cambiamenti del mercato automobilistico.