A quattro anni dal lancio, Scrambler Ducati cambia nella forma e nella sostanza.
La moto più modaiola della casa bolognese ha convinto il mercato; soprattutto quella categoria di motociclisti a cui ha puntato fin dall’inizio: relativamente giovani; attenti allo stile; attratti più da aperitivi, gite alla spiaggia ed eventi mondani, piuttosto che da spedizioni sui passi dolomitici o turni di prove in pista. Ducati ha comunicato di averne finora vendute 55 mila in tutto il mondo.
In Italia, nei primi sette mesi, lo Scrambler nella versione “Icon” di 800 cc è stato comprato da oltre 1500 motociclisti: settima moto nella classifica delle vendite e prima tra le italiane.
Tra poche settimane le concessionarie Ducati inizieranno a proporre questa nuova versione: una “Joyvolution” come l’hanno ribattezzata gli esperti del marketing di Borgo Panigale. Infatti, più che cambiare, lo Scrambler evolve. Restano gli elementi distintivi che sono piaciuti agli appassionati: design retrò, essenziale e con pochi fronzoli; faro tondo; manubrio alto; sella comoda; serbatoio in acciaio; peso contenuto che contribuisce all’agilità della moto; motore brillante ma non troppo impegnativo.
Cambiano diversi dettagli estetici e funzionali; in meglio. Il motore è verniciato di nero, come il telaio. Il contrasto cromatico è assicurato dallo scarico bronzeo, il terminale cromato come le alette di raffreddamento dei cilindri, e da diversi altri profili di elementi meccanici e non di un elegante grigio metallico. Le “guance” del serbatoio, in alluminio, sono adesso più vistose e bordate di nero. I cerchi mostrano lavorazioni a vista. Il faro anteriore, rimane immutato nel disegno dietro al vetro, ma cambiano gli indicatori di direzione, anche posteriori, che ora sono a led e dal design più moderno. Rimane il display tondo, ma sono stati aggiunti gli indicatori di marcia inserita e del livello benzina; e i comandi del manubrio sono stati resi più ergonomici. Sella e sospensioni sono state ritoccate per aumentare il comfort, già notevole nel modello precedente grazie alla giusta altezza da terra della seduta e all’elevazione del manubrio.
Sul fronte della “riding experience” il costruttore bolognese ha investito anche in tecnologia: il nuovo Scrambler si avvale del Ducati Multimedia System per connettersi ai dispositivi mobili del pilota che così può impostare una playlist da ascoltare in viaggio, rispondere alle telefonate o dialogare con il passeggero dietro di lui.
Le modifiche più importanti per la sicurezza e la precisione di guida sono però altre. La frizione ha un nuovo comando idraulico che, garantisce Ducati, rende più morbida la cambiata. Le due leve, freno e frizione, sono inoltre regolabili secondo le esigenze del pilota. Soprattutto, però, le nuove Icon sono dotate di “ABS Cornering” fornito da Bosch, ovvero di un ABS più evoluto, di solito in dotazione a moto di cilindrata superiore, che in fase di frenata in curva tiene conto anche dell’inclinazione del veicolo per dosare i freni ed evitare il bloccaggio delle ruote.
Il nuovo Scrambler Icon MY 2019 sarà in vendita da novembre; disponibile in due colorazioni di base: “62 Yellow” al prezzo di quasi 9.000 euro e, con poco meno di 200 euro in più, “Atomic Tangerine”, ovvero arancione, che sostituisce la precedente colorazione rossa.
Photo Credits: Foto Ducati Media