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Rivoluzione Ducati: il suo primo 4 cilindri di serie

Auto e Moto

Rivoluzione Ducati: il suo primo 4 cilindri di serie

di Fabrizio Lubrano Lavadera 18 settembre 2017
Rivoluzione Ducati: il suo primo 4 cilindri di serie

Il week end Moto Gp di Misano, oltre a veder sfrecciare i mostri sacri delle due ruote – seppur con un assente illustre come Valentino Rossi – è stata l’occasione per presentare il nuovo quattro cilindri a V di 90° targato Ducati. Il Desmosedici stradale è il primo motore a quattro cilindri prodotto per una moto di serie dagli uomini di Borgo Panigale. In realtà ad essere precisi non si tratta del primo in assoluto, se si guarda a quello realizzato in serie limitata per la Desmosedici RR. Inoltre, nel 1963, Ducati sviluppò su richiesta del committente americano il progetto Apollo 1920, grazie al quale avrebbe fornito la polizia statunitense delle sue Ducati V4. Tuttavia, il piano non andò in porto e ne rimase un solo esemplare.

Il Desmosedici stradale è il primo motore a quattro cilindri prodotto per una moto di serie dagli uomini di Borgo Panigale

La vera novità riguarda il fatto che il nuovo gioiello di casa Ducati deriva direttamente dalla classe regina delle moto, la Moto GP. La sua struttura prevede, tra l’altro, un’architettura a V di 90° ruotata all’indietro, soluzione che permette di realizzare telai con geometrie di sterzo più spinte, delle valvole di aspirazione e scarico con un diametro molto ampio (34 e 27,5 mm), animate dalla consueta distribuzione desmodromica realizzata con componenti di minori dimensioni per mantenere compatte le teste.

Rivoluzione Ducati: il suo primo 4 cilindri di serie

Andrea Dovizioso a bordo della Ducati

Il nuovo Desmosedici stradale verrà prodotto in due versioni: un motore da 1.103 cc, che sarà il cuore della nuovissima Panigale V4 (la sua presentazione è programmata per novembre 2018, durante il Ducati Word Premiere); la seconda, di cilindrata inferiore ai 1.000 verrà montata sotto la versione “R” che parteciperà al mondiale Superbike delle derivate di serie.

Grazie all’esperienza nel Motomondiale, l’albero motore adottato è il cosiddetto controrotante, proprio perché ruota nel verso opposto al senso di marcia

Omologato Euro4, si avvale di acceleratore full Ride by Wire, mentre i pistoni sono caratterizzati da accensione Twin Pulse e alesaggio di 81 mm, le stesse dimensioni utilizzate in pista da Dovizioso e Lorenzo ed il massimo delle misure consentite dal regolamento.

Il cambio, a 6 rapporti elettro-assistito, è abbinato ad una frizione multidisco. Per la manutenzione, infine, Ducati prevede tagliandi ogni 12.000 km (o 12 mesi) e controllo del gioco delle valvole (Desmo Service) ogni 24.000 km.

Photo Credits: motogp.com 

Rivoluzione Ducati: il suo primo 4 cilindri di serie was last modified: settembre 26th, 2017 by Fabrizio Lubrano Lavadera
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