Identificare la classe ambientale di un’auto è essenziale per orientarsi in un mercato che evolve verso restrizioni ecologiche. Euro 5 ed Euro 6 sono oggi tra gli standard più rilevanti in Italia.
Il metodo più semplice consiste nell’esaminare il libretto di circolazione:
- Nei libretti formato A4 (standard UE), la classe appare al rigo V.9 o nel riquadro 3, spesso accompagnata dall’esplicita dicitura “Euro 5” o “Euro 6”
- Nei modelli più datati (pre‑1999), l’informazione è reperibile nel riquadro 2, seppur meno immediata
Date omologazione
- Euro 5: omologazioni attive da settembre 2009, prime immatricolazioni dal gennaio 2011, fino al passaggio ad Euro 6 nel settembre 2015
- Euro 6: omologata da settembre 2014, obbligatoria per tutte le immatricolazioni da settembre 2015 .
Le auto Euro 6 rispettano limiti di emissioni più restrittivi rispetto alle Euro 5:
- Coefficienti di CO, HC e particolato invariati, ma NOₓ dimezzati (da ~0,18 a ~0,08 g/km per i diesel)
- Introduzione di test più realistici (WLTP e RDE) a partire dal 2017, migliorano l’affidabilità delle misurazioni
Perché controllare la classe Ambientale
- Le classi Euro determinano accesso all’area ZTL, blocchi del traffico in caso di superamento smog, accesso a incentivi regionali per veicoli a basse emissioni
- Le restrizioni previste per Euro 0–4 non interessano le Euro 6 fino al 30 settembre 2028, mentre le Euro 5 potrebbero subire limitazioni nei blocchi locali
Conoscere la classe ambientale – Euro 5 o Euro 6 – è fondamentale per guidare senza sorprese. Il libretto, in particolare la voce V.9 (e talvolta la colonna 3) nel formato A4, rimane il primo strumento di verifica della normativa europea applicata al veicolo.
Euro 5, introdotto nel 2009 con prime immatricolazioni nel 2011, ha imponendo limiti più severi per le emissioni inquinanti.
Euro 6, entrato in vigore dal settembre 2014 e obbligatorio per tutti i veicoli nuovi dal settembre 2015, ha ulteriormente ridotto le emissioni di ossidi di azoto (NOₓ) e particolato, e ha introdotto test su strada (WLTP, RDE) con normative più rigorose per garantire performance ambientali reali.
Dal 1° ottobre 2025 diverse Regioni – come Lombardia, Piemonte, Emilia‑Romagna, Veneto e Roma – applicheranno restrizioni sempre più stringenti per veicoli diesel Euro 5, attivando blocchi stagionali o permanenti nelle aree urbane più inquinate Anche le sanzioni, con importi fino a 679 €, sono accompagnate da sospensione della patente in caso di recidiva
Guardando avanti, le auto Euro 6 offrono una maggiore libertà di movimento e assicurano accesso a incentivi e ZTL senza restrizioni fino al 2028-2030, a seconda della regione
Per orientarsi nel mercato dell’auto nuova o usata, è consigliabile verificare sempre la classe ambientale tramite il libretto o il Portale dell’Automobilista, valutare veicoli Euro 6 o superiori per evitare blocchi e limitazioni future, e prepararsi in anticipo al cambiamento delle normative. Una scelta consapevole che fa bene all’ambiente e al portafoglio.