Tutti a casa e auto in garage. Il blocco “coronavirus” rischia di essere prorogato almeno fino a dopo Pasqua e la situazione sta creando inaspettati problemi di gestione delle auto elettriche. Gli esperti ricordano infatti che se l’auto alimentata a batteria rimane parcheggiata (e quindi senza consumi) per lungo tempo possono verificarsi situazioni problematiche, molte delle quali generate dalla batteria a 12 Volt che alimenta i servizi di bordo, e quindi anche l’elettronica di controllo.
Come suggerisce una rivista specilizzata, la prima cosa da fare è consultare le istruzioni fornite dal costruttore perché diversi modelli, se parcheggiati a lungo e non collegati alla ricarica, si posizionano in automatico in una funzione ‘sleep’, ciò di letargo.
L’ELETTTRICO DI HURRY!
Altro aspetto da monitorare è quello dello stato di carica del pacco batteria principale: le celle agli ioni di Litio nei pacchi batteria della maggior parte delle moderne auto elettriche – sottolineano gli esperti – non amano essere mantenute in uno stato di carica completo o in uno stato di carica molto basso per lunghi periodi di tempo. Ecco perché se l’auto consente la ricarica preimpostata su uno stato specifico, è meglio impostarla a circa metà della capacità della batteria, piuttosto che una ricarica completa, e limitare qualsiasi sessione di ricarica a un limite dell’80%.
Molte Case, tra cui Tesla, raccomandano – se l’auto è parcheggiata a casa o in ufficio, dove esiste una colonnina individuale – di mantenerla collegata in modo che venga fornita energia per far funzionare i sistemi di raffreddamento o riscaldamento della batteria. Greencar Report evidenzia, al riguardo, che per far funzionare questi sistemi di grande importanza per lo stato della batteria, l’auto non collegata alla presa dovrà utilizzare l’energia fornita dal pacco stesso.
Nissan, invece, raccomanda di lasciare le Leaf scollegate in modo che possano entrare in modalità ‘deep sleep’.
Resta poi il problema dell’autonomia residua quando l’auto viene lasciata a lungo scollegata: il pacco batterie può infatti scaricarsi del 2-3% ma se questo dipende da una serie di fattori, tra cui le funzioni di risparmio energetico oppure la presenza di ‘servizi’ che continuano a essere attivi. Anche il dialogo con i sistemi di connessione assorbe energia ed è per questo che gli esperti consigliano di non controllare troppo spesso lo stato di carica attraverso la App sullo smartphone.