L’indagine del Forum Quale Mobilità fa emergere un nuovo approccio green agli spostamenti
Il settore della mobilità in Italia è a uno snodo fondamentale. Da un lato siamo al secondo posto in Europa per le ore trascorse in auto, dall’altra c’è maggiore consapevolezza sui problemi ambientali connessi al trasporto privato.
Il 92% degli italiani infatti si dichiara preoccupato per la qualità dell’aria delle città italiane e il 74% sposerebbe un divieto di circolazione per i veicoli “fossili” dal 2030. Sono i dati emersi dal sondaggio realizzato da Lorien Consulting per il Forum Quale Mobilità che tracciano un profilo dell’automobilista italiano sempre più orientato al green.
Il 56% degli intervistati si dichiara disposto a spendere di più per avere un’auto elettrica, quota che sale fino al 71% tra i cittadini multi-modali, ovvero quelli abituati a utilizzare più mezzi per spostarsi. Una categoria che sta prendendo sempre più piede nel nostro paese: secondo i dati del sondaggio, un cittadino italiano usa in media circa 3 mezzi a settimana.
Il 92% degli italiani infatti si dichiara preoccupato per la qualità dell’aria delle città italiane e il 74% sposerebbe un divieto di circolazione per i veicoli “fossili” dal 2030
La spinta del Car Sharing
Il motivo? Una scelta sempre più variegata di opzioni per spostarsi: anche se rimane la prima scelta, la percentuale di chi utilizza il mezzo privato in un anno è calata (dal 92% al 87%); il mezzo pubblico è utilizzato dal 64% del campione, le bici dal 32%, il 19% va anche in taxi o in auto a noleggio, mentre il 10% usa servizi di mobilità condivisa. Questi ultimi stanno contribuendo non poco al cambiamento: anche se i servizi di car sharing sono presenti solo in poche città e quindi fruiti solo dal 5% della popolazione, più della metà degli utenti che li utilizzano lo fanno almeno una volta a settimana e come alternativa all’auto privata. La spinta, anche in questo caso, viene soprattutto da motivazioni ecologiche (35%), seguite da fattori economici (33%) e dalla scelta di rinunciare all’auto privata (25%).
Qualcosa sta cambiando? La strada sembra essere quella giusta