È da anni in testa alle classifiche degli scooter più venduti in Italia, e nel 2016 i modelli immatricolati sono stati più di 24.000. I numeri parlano da soli ed eleggono l’Honda SH a tutti gli effetti il re del settore. Anche i dati della prima parte del 2017 lo confermano: da gennaio a maggio ha registrato oltre 14.000 immatricolazioni. Qual è il segreto della Honda e che cosa c’è dietro al successo dell’SH?
Facciamo un passo indietro. Nel 1984 la Honda si è affacciata sul mercato con il modello SH50, tra le caratteristiche principali: cerchi a raggi, freni a tamburo e consumi competitivi per l’epoca. Fin dall’uscita l’SH50 è stato un must have tra i più giovani, ma non solo. Nel corso degli anni infatti il target di riferimento si è ampliato coinvolgendo anche fette di mercato differenziate, come il pubblico femminile, grazie alle nuove cilindrate che si sono aggiunte alla produzione.
Dal 2001 sono entrati a far parte della gamma anche i modelli SH125 e SH150, caratteristiche predominanti: ruote più ampie, da 16 pollici e il disco anteriore basato sulla frenata combinata, elementi che li renderanno ancora più sicuri, fornendo una maggiore stabilità ai veicoli. Un dettaglio non da poco se si abita nelle grandi città e tutti i giorni bisogna combattere tra sanpietrini, buche e rotaie dei tram.
I numeri parlano da soli ed eleggono l’Honda SH a tutti gli effetti il re del settore. Anche i dati della prima parte del 2017 lo confermano: da gennaio a maggio ha registrato oltre 14.000 immatricolazioni
Nel 2004 si è chiuso un capitolo molto importante per la Honda: si è deciso di far uscire di produzione l’SH50. Una scelta coraggiosa e lungimirante, in un periodo in cui i “cinquantini” ancora andavano per la maggiore, ma che a lungo andare ha premiato l’azienda. Nel 2007 è arrivato l’SH300 che in poco tempo è diventato il punto di riferimento assoluto nella sua categoria per cilindrata, potenza e dimensioni.
Se dal 2005, per la prima volta su uno scooter, è stata introdotta l’alimentazione ad iniezione elettronica, ulteriori evoluzioni si sono viste dal 2008 in poi, in particolare per i modelli SH150i e SH125. È arrivata sul mercato la versione Sporty che strizzava l’occhio all’estetica, ampliando la gamma dei colori con l’opzione Black con strisce rosse e argento e il Pearl Siena Red, senza dimenticare le grafiche nere e argento. Nello stesso anno è entrata a far parte della famiglia l’evoluzione Special, con livrea bicolore e bauletto. Innovazioni che sono state molto apprezzate dagli utenti: infatti agli inizi del 2008 l’Honda SH è leader del mercato con 48.404 scooter immatricolati.
Il rinnovamento è continuato con l’SH 2013 che ha segnato una rivoluzione, sia nella versione 125 sia nella 150: totalmente rivisitati il design, il motore e la ciclistica. L’ultimo aggiornamento a cavallo tra 2016 e 2017 ha mantenuto la sobrietà dei modelli precedenti ma le linee sono diventate più sinuose e affilate, con le distintive luci al LED e l’inserimento dell’innovativo e pratico sistema chiave Smart-Key che permette di utilizzare le chiavi senza toglierle dalle tasche. Tra le diverse modifiche per rendere i modelli sempre più confortevoli, un occhio di riguardo anche per il passeggero: la sella è diventata più ampia e le maniglie più grandi.
L’Honda SH è il leader indiscusso nelle vendite anche della prima parte del 2017: secondo i dati ANCMA, tra gennaio e maggio i tre scooter più venduti in Italia sono: l’SH150, con 5.258 immatricolazioni, l’SH300 con 4.764, e l’SH 125 con 4.203.
Per rispondere quindi alla domanda che ci siamo posti all’inizio, su quale sia il segreto del successo dell’SH, possiamo dire che, facendo un viaggio a ritroso nella storia di questo scooter, la risposta risiede probabilmente nella continua evoluzione dei modelli e nella ricerca di un giusto equilibrio tra innovazione, affidabilità ed eleganza.