Il 66% degli europei guiderebbe anche se l’auto fosse autonoma, e per il 9% degli italiani il piacere di stare al volante è superiore a quello del sesso!
Soltanto trentatré europei su cento aspettano con trepidazione il giorno in cui le automobili saranno autonome e, grazie a sensori, software e intelligenza artificiale, potranno guidare da sole in totale comfort e sicurezza. I restanti sessantasei automobilisti europei dichiarano che, autonome o meno, continueranno a guidare le proprie auto. Questo è il risultato di un sondaggio a livello continentale, commissionato da Mazda a Ipsos, che ha coinvolto 11 mila adulti in 11 paesi nello scorso mese di settembre.
Il campione degli intervistati è rappresentativo della popolazione maggiorenne, divisa per età e sesso; il che ha permesso di verificare che non ci sono differenze tra giovani e maturi: i fan del self driving (la guida autonoma) sono infatti il 33% dei 18-24enni, il 34% dei 35-44enni e il 36% dei 25-34enni. Percentuali che dunque variano di poco al variare dell’età e dell’esperienza alla guida.
Certo, il committente del sondaggio è interessato: Madza vuole dimostrare che il piacere di guida è ancora molto sentito nella nostra società, nonostante il traffico, i limiti imposti dal codice, i costi economici e le preoccupazioni per l’ambiente; ed ha anche rispolverato un’espressione medievale giapponese per descrivere il rapporto tra auto e pilota: “Jinba Ittai” ovvero “la perfetta armonia tra il cavallo e l’arciere che lo monta”.
“In Mazda amiamo semplicemente guidare – ha dichiarato Il presidente e CEO di Mazda Motor Europe Jeff Guyton – e questa ricerca dimostra chiaramente che un numero enorme di guidatori europei è d’accordo con noi. Ovviamente, c’è spazio e ruolo per le auto a guida autonoma, ma per noi e, sembra anche per molti altri, non c’è davvero niente di meglio del piacere fisico della guida.”
In Mazda amiamo semplicemente guidare e non c’è davvero niente di meglio del piacere fisico della guida.
In effetti i dati parlano chiaro: agli europei piace guidare… e agli italiani in particolare! Secondo la ricerca il 50% dei nostri connazionali ha dichiarato di voler mantenere il pieno controllo delle funzioni dell’auto anche se questa è in grado di svolgerle in autonomia. Il 98% dei circa mille intervistati possiede un’auto, e il 92% ha guidato almeno una volta nell’ultimo mese. Per lavoro e per dovere? Anche, forse.
Ma il 46% degli italiani ha ammesso che sente la “macchina” come un’estensione della propria personalità. Il 13% di noi preferisce farsi un giro al volante piuttosto che uscire con gli amici; il 35% lo antepone a una bevuta al bar, il 48% ai videogiochi; e il 9%, ovvero circa una persona su undici, in un’ipotetica classifica dei piaceri della vita, mette il guidare addirittura al di sopra del sesso.
“Amare la guida” è un sentimento condiviso dal 54% degli italiani in generale e dal 61% dei maschi in particolare: valori ben al di sopra delle medie europee (rispettivamente 42% e 46%); mentre il 62% si spinge a dire che guidare con famiglia o amici rappresenta un’esperienza speciale.
Per la maggior parte di noi guidare è uno dei tradizionali valori positivi, tanto che il 59% desidera che anche le generazioni future possano godere dei piaceri al volante, e il 41% addirittura teme che, al contrario, guidare sarà in futuro parte dei piaceri dimenticati, come fare un bagno al fiume, un viaggio in carrozza o fumarsi una sigaretta al cinema.