Anche se la transizione verso motorizzazioni più pulite accelera, alcune categorie di automobilisti possono ancora trovare senso nel diesel. Le auto diesel di ultima generazione (Euro 6, Multijet, BlueHDi, ecc.) offrono coppia elevata ai bassi regimi, consumi realmente contenuti su tratte extraurbane/autostradali (spesso 18‑20 km/l) e autonomia superiore rispetto a molti benzina/ibridi mild.
Tuttavia, ci sono diversi elementi che possono far pendere l’ago della bilancia nella direzione opposta, soprattutto nelle grandi città o per chi percorre poche miglia all’anno. Restrizioni come ZTL, blocchi ambientali, valori di rivendita in calo, costi di manutenzione più alti dovuti a componenti come FAP, AdBlue, e potenziali futuri vincoli normativi rendono il diesel una scelta rischiosa per molti.
Ecco le categorie per cui il diesel può continuare ad avere senso:
| Profilo d’uso | Motivo per scegliere il diesel |
| Pendolari extraurbani / autostrada | Risparmio sui costi di carburante grazie a consumi bassi su lunghe percorrenze |
| Chi guida molte miglia all’anno (≥ 20‑25.000 km) | Ammortizzazione dei costi iniziali e minor costo €/km sul lungo periodo |
| Utenti con modello diesel Euro 6 aggiornato | Emissioni migliorate, normative più conformi, meno vincoli iniziali |
- Dal 2025, con l’entrata delle normative Euro 7, emissioni NOx e particolato saranno soggette a limiti più stretti. Ciò significa che anche i motori diesel “nuovi” dovranno adeguarsi, con possibili aumenti dei costi di omologazione e tecnologie pulite aggiuntive.
- Le politiche locali (grandi città, regioni) tendono a favorire le motorizzazioni elettriche e ibride, offrendo incentivi o imponendo restrizioni sempre più severe verso i diesel.
Il diesel può ancora “convincere” nel 2025, ma solo per profili specifici: chi percorre tanti chilometri, soprattutto su autostrada e extraurbano, e può permettersi un’auto diesel moderna, Euro 6 o superiore. Nel caso della Tonale diesel, il motore offre prestazioni e comfort apprezzabili, ma chi vive in città dovrebbe riflettere seriamente su alternative più sostenibili.
Con l’avanzare delle normative ambientali, il miglioramento delle infrastrutture per elettrico/ibrido, e con incentivi che premiano la “pulizia”, il futuro del diesel appare sempre più limitato. Per chi sta valutando quest’acquisto oggi, la strategia migliore è progettare a medio-lungo termine, valutando costi totali, vincoli locali e sostenibilità ambientale.









