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La strategia di Nio, tra ET5 e “battery swap”

Le case automobilistiche stanno alzando sempre più l’asticella in tema di automobili elettriche. Nel mese di dicembre, presentando l’ammiraglia ET5, Nio ha lanciato con entusiasmo il progetto della sua seconda berlina elettrica, che potrebbe rappresentare un punto di svolta grazie alla presenza di più tagli di batteria. Il più grande, da 150 kWh, garantirebbe un’autonomia intorno ai 1.000 chilometri di autonomia per singola carica, il che vorrebbe dire rivoluzionare tutto il comparto delle automobili elettriche. Inoltre, è previsto anche lo scambio batteria, uno dei punti di forza di Nio.

L’espansione

Operativa da mesi in Norvegia e pronta a espandersi in Germania, Nio dovrebbe poi andare a cascata anche negli altri paesi europei: i più gettonati sembrano essere, per il 2022, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca, anche per quanto riguarda la possibilità di esportare in tutta Europa le stazioni di scambio batteria. C si attende che la ET5 possa arrivare in Italia dalla primavera del 2023.

Come funziona il “battery swap”

Nio ha comunicato che il servizio di battery swap ha portato, in Cina, alla realizzazione di oltre 4 milioni di scambi. Nel paese del Dragone, Nio ha spinto molto sulla tecnologia, realizzando un’infrastruttura in grado di sostituire la batteria in tempi rapidi, passando da una scarica a una carica. Riuscire a esportare anche fuori dalla Cina questi sistemi consentirebbe di superare il concetto di ricarica: un modo decisamente più veloce per ridare vita alla propria auto elettrica, perfetto per una sosta durante un viaggio di medio-lungo tragitto. In Cina questa rivoluzione è stata supportata dalla struttura degli incentivi: i modelli più costosi, per esempio, potevano ricevere incentivi solamente se compatibili con il battery swap.

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La strategia di Nio, tra ET5 e “battery swap” was last modified: febbraio 3rd, 2022 by