L’ostacolo principale tra un potenziale acquirente di un’auto elettrica e la decisione di ultimare effettivamente l’acquisto sembra essere principalmente uno: la batteria. Quale durata ha? Quanto costa sostituirla? Il tema della degradazione della batteria è fondamentale per cercare di arrivare a rispondere a entrambe le domande, andando quindi ben oltre il concetto di autonomia legata al singolo viaggio.
Un componente decisivo
Al momento, la batteria è un componente essenziale, visto che siamo in una fase in cui ricaricare le auto elettriche non è ancora un’impresa alla portata di tutti. Arrivare alla decisione estrema di cambiare la batteria può diventare la soluzione necessaria per contrastare l’inevitabile degradazione della batteria, mantenendo così alta l’autonomia dell’auto elettrica. La garanzia del produttore copre i costi di sostituzione solo per alcuni anni, dopodiché l’onere passa al proprietario. Una batteria che perde efficienza riduce l’autonomia del veicolo e obbliga il proprietario ad aumentare la frequenza delle ricariche: le celle agli ioni di litio vivono un progressivo degrado influenzato da parametri come la ricarica rapida, che provoca un incremento della temperatura del pacco batterie, e i cicli di carica e scarica.
I costi
Il costo da affrontare per cambiare la batteria di un’auto elettrica varia in base a diversi parametri, ma di sicuro non è un’impresa a buon mercato. Il pacco batterie è infatti uno dei motivi principali per cui le auto elettriche costano ancora molto. Superata la garanzia – solitamente 5 anni, o 120mila chilometri – chi vuole procedere con la sostituzione deve affrontare un costo non inferiore ai 10mila euro, anche se le varie tipologie di auto prevedono importi differenti: si stima che una Tesla possa avere un costo di batteria tra i 15 e i 25mila euro; che per una Smart ForTwo ci si aggiri tra i 10 e i 12mila, mentre il discorso cambia per le vetture ibride; per esempio, una spesa di circa 2mila euro è sufficiente per sostituire la batteria di una Yaris Hybrid.