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Giulitti (Motus-E): “Mobilità elettrica, in atto una rivoluzione ‘silenziosa’ ma rilevantissima”

Il boom del noleggio ai privati potrebbe essere uno dei trend in grado di rilanciare il mercato delle automobili nel 2021. Il settore ha inevitabilmente risentito in maniera pesante della crisi scatenata dalla pandemia, non solo per il lungo lockdown che ha costretto i concessionari alla chiusura, ma anche per le conseguenze economiche sulle tasche degli italiani (e di tutti i cittadini europei, visto che i dati relativi all’ultimo anno hanno evidenziato una crisi non solo ristretta al nostro Paese).

Presente e futuro del mercato a zero emissioni italiano nell’approfondita intervista rilasciata dal vice presidente di Motus-E 

“La mobilità elettrica sta diventando una realtà, seppur ancora piccola, anche nel nostro Paese” e il noleggio a lungo termine, attualmente, è la soluzione ideale per chi la sceglie. Parola di Giovanni Giulitti, vice presidente dell’associazione Motus-E nonché general manager di ALD Automotive. Hurry Magazine ha raccolto il suo autorevole punto di vista su una serie di questioni sempre più attuali nella nostra società, oltre che tra gli addetti al settore.

Le vetture benzina e diesel registrano un calo di gradimento sempre più marcato da parte degli automobilisti italiani mentre le alimentazioni alternative si mostrano in continua crescita. A un anno dalla nascita di Motus-E, alla quale ALD Automotive ha aderito sin dalla prima ora, qual è lo stato dell’arte della mobilità elettrica nel nostro Paese?

I primi quattro mesi del 2019, nonostante la flessione del mercato (-5% rispetto allo stesso periodo del 2018), confermano la crescita delle alimentazioni “green”, con un + 38,9% per le ibride plug-in e un +95,2% per le vetture elettriche.  Uno slancio fondamentale alle full electric è stato rappresentato dal mese di aprile, che ha fatto registrare un +356% di immatricolazioni rispetto lo stesso periodo dello scorso anno (1.109 vetture elettriche in un solo mese).

L’effetto Ecobonus e i lanci di nuovi modelli (E-tron, Tesla Model 3) hanno incrementato esponenzialmente le immatricolazioni di elettrico.

La mobilità elettrica sta diventando una realtà, seppur ancora piccola, anche nel nostro Paese

Le vetture full electric, ora che il meccanismo degli incentivi inizia a mettersi in moto, tengono fede alle aspettative. La mobilità elettrica sta diventando una realtà, seppur ancora piccola, anche nel nostro Paese.

Uno degli ostacoli storici alla diffusione di massa delle automobili a zero emissioni è la cosiddetta “ansia da autonomia”, ossia la paura di rimanere in mezzo alla strada con la batteria scarica. In questo caso è cruciale lo sviluppo di una rete infrastrutturale capillare lungo tutto il territorio nazionale. A che punto siamo? 

La rete di infrastrutture pubbliche sta crescendo a ritmo esponenziale. Nel 2018 erano presenti sul territorio italiano circa 2.300 colonnine con ricarica veloce (22Kw), nel 2019 questi numeri sono in netto aumento se contiamo che su tutto il territorio nazionale ci sono più di 5.500 colonnine da 22kw (fonte Sole24 ore, studio Legambiente realizzato in collaborazione con Motus-E).

Vista l’importanza delle infrastrutture di ricarica per lo sviluppo della mobilità elettrica, come ADL, abbiamo deciso, mediante un progetto partito a metà del 2018, di infrastrutturare la nostra rete di Premium Point con una colonnina e una wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici.

Questo ci permette di avere una rete in grado di soddisfare le esigenze dei clienti a 360 gradi, dalla mobilità classica a quella sostenibile, e di offrire un servizio completo.

Infine, vista l’importanza del tema autonomia per i veicoli elettrici, Ald propone nella sua offerta commerciale non solo il veicolo elettrico ma anche l’infrastruttura di ricarica domestica.

Come ALD abbiamo deciso, mediante un progetto partito a metà del 2018, di infrastrutturare la nostra rete di Premium Point con una colonnina e una wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici

Secondo tanti operatori del settore, la strada verso la vera e propria mobilità elettrica passa necessariamente attraverso la diffusione delle vetture ibride che, peraltro, mostrano immatricolazioni record mese dopo mese. Lei cosa ne pensa?

Le vetture ibride, in particolare le plug-in, hanno fatto registrare nel solo mese di aprile un aumento del 150% rispetto lo stesso mese del 2018 (leggi il nostro articolo sulla propensione degli italiani verso l’acquisto delle auto ibride). Sicuramente l’incremento di queste vetture offrirà un volano, non perché siano un’alternativa reale alle elettriche in termini di efficienza e riduzione di Co2, ma perché possono guidare l’utilizzatore, i clienti, all’elettrificazione e avvicinarli alla mobilità elettrica. Parlo nello specifico del cambiamento nei comportamenti (attenzione alle emissioni inquinanti, ai vantaggi di una mobilità green rispetto quella tradizionale), del mutamento dello stile di guida e, in generale, di una presa di coscienza maggiore nei confronti del tema della mobilità sostenibile.

Se le immatricolazioni di veicoli ibridi sono senza dubbio in forte ascesa, quale andamento sta registrando il mondo del noleggio, che lei rappresenta in qualità di general manager di ALD Automotive? 

Il noleggio a lungo termine, attualmente, è la soluzione ideale per chi sceglie la mobilità elettrica.

I modelli disponibili crescono di anno in anno, le tecnologie a supporto di questi veicoli crescono ad una velocità altrettanto vorticosa. La capacità delle batterie evolve così come l’autonomia dei modelli. Questo fa sì che i veicoli elettrici “invecchino” molto prima rispetto i loro corrispettivi endotermici.

Il noleggio a lungo termine permette quindi al cliente di scegliere oggi il miglior veicolo sul mercato, di cambiare le proprie abitudini di guida e mentali rispetto alla mobilità e soprattutto consente di “cambiare” il veicolo molto prima rispetto al normale ciclo di “vita” legato all’acquisto di una vettura.

I dati confermano questo connubio: nel 2017 il noleggio a lungo termine rappresentava il 42% delle immatricolazioni totali di elettrico, nel 2018 ha sfiorato il 56%.

Toyota ha di recente annunciato di voler concedere l’utilizzo a titolo gratuito di 23.714 brevetti di sua proprietà relativi all’elettrificazione, mettendo a disposizione dei competitor una serie di tecnologie avanzate presenti, in particolare, sui veicoli dotati di sistemi ibrido-elettrici. Quali sono, a suo parere, le ripercussioni che questa scelta potrà avere sul mercato italiano (e non solo)?

Sicuramente i costruttori  giocano un ruolo cruciale nel processo di elettrificazione e sono consapevoli del fatto che, in questo momento storico, permettere a tutti i player sul mercato di accedere a certi standard e a determinate tecnologie produrrebbe un beneficio generale a livello globale. La produzione su ampia scala di veicoli elettrici permetterà non solo di incrementare i modelli disponibili, ma di assicurare la copertura con questa tipologia di alimentazione di segmenti tuttora sprovvisti di un’alternativa elettrica e, dunque, di conquistare nuovi clienti.

In particolare il beneficio potrebbe essere ancora maggiore in un Paese come il nostro, che si trova effettivamente agli albori dell’elettrificazione rispetto allo scenario europeo e mostra tuttora delle aree di sviluppo più ampie rispetto a nazioni come Olanda, Norvegia, Gran Bretagna.

Affinché attecchisca veramente un nuovo tipo di mobilità amica dell’ambiente è fondamentale un cambio culturale. Secondo il primo rapporto sulla mobilità a emissioni zero in Italia, realizzato da Legambiente insieme a Motus-E, Milano è sulla buona strada con il 52% degli spostamenti che avvengono a zero emissioni (elettrici, bici, piedi). Come commenta questo dato? 

Alla luce di questa lettura, ci sentiamo incoraggiati ad andare avanti sulla strada che abbiamo intrapreso già due anni fa, specializzandoci nella mobilità elettrica e perseguendo un modello di mobilità innovativa che soddisfi a tutto tondo le necessità dei clienti.

Il dato evidenzia con chiarezza come sia ormai iniziata una rivoluzione “silenziosa” ma rilevantissima, una svolta impressionante per l’Italia e impensabile solo quattro anni fa.

Questa svolta si sta concretizzando, non solo a Milano ma su tutto il territorio nazionale, in un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità e in generale in una maggiore consapevolezza e un cambio culturale in cui le nuove generazioni, i millenials, giocheranno un ruolo fondamentale.

E’ iniziata una rivoluzione ‘silenziosa’ ma rilevantissima, una svolta impressionante per l’Italia e impensabile solo 4 anni fa

Sorge spontaneo un confronto con la Città eterna, considerata indietro su tanti fronti. Cosa può dirci dal suo particolare punto di vista?

In realtà Roma è già da due anni lo scenario della Formula E, che ha raccolto non soltanto l’attenzione degli addetti ai lavori, ma sempre più curiosi tra i cittadini della Capitale, che cominciano ormai ad avere una consapevolezza maggiore su certe tematiche.

Il Lazio è tra le poche regioni in Italia ad avere più di 100 colonnine e le infrastrutture di ricarica sono in crescita. A Roma, in particolare, si stanno attivando vari progetti di car sharing abbinati all’elettrico e, più in generale, formule complementari di mobilità come ad esempio car sharing e moto sharing.

Se guardiamo poi al tema più ampio della sostenibilità, e non solo alla mobilità green, il Centro-Sud Italia ha una predisposizione crescente alla riduzione di emissioni e un primato indiscusso nello sviluppo di energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, bioenergie).

Infine, se dovesse proiettarsi nel futuro, quando crede che circolare nelle città con auto elettriche non sarà considerato più un privilegio per pochi ma una scelta condivisa da tanti? 

Sicuramente il costo attuale di un’auto elettrica è ancora molto elevato rispetto ai corrispettivi modelli endotermici. Però è necessario in questo caso, per avere un quadro completo, spostare l’attenzione e il ragionamento sul total cost of mobility, che comprende non solamente il costo della vettura ma anche i costi accessori, ovvero il costo del mantenimento di questa vettura (dalla manutenzione ordinaria e straordinaria all’assicurazione e il carburante) nonché costi accessori quali parcheggi e permessi per ingressi nella ZTL.

Nella valutazione della scelta di un auto è fondamentale considerare questi costi e valutare la migliore modalità di acquisizione del mezzo. Nel caso di una vettura elettrica, il noleggio a lungo termine offre sicuramente l’alternativa più conveniente all’acquisto vero e proprio, perché quei costi sono inclusi in un canone di noleggio unico e i costi accessori (parcheggi, ZTL, etc) si azzerano.

Senza dubbio le auto elettriche diverranno una scelta condivisa e accessibile prima di quanto si pensi nel momento in cui la popolazione si troverà a ragionare non soltanto sulla mobilità green, ma sui benefici che essa produrrà sulla filiera dell’indotto produttivo.

I player di questo scenario, dai costruttori alle società energetiche passando per gli enti governativi, si stanno già muovendo per integrare i sistemi e per far si che quel futuro sia più vicino possibile.

Giulitti (Motus-E): “Mobilità elettrica, in atto una rivoluzione ‘silenziosa’ ma rilevantissima” was last modified: maggio 22nd, 2019 by