Una lentissima ripartenza, ma nulla per cui entusiasmarsi. Il mercato dell’auto ha cercato di rimettersi in moto nel mese di maggio, ma la ripresa è tutt’altro che a portata di mano. La Motorizzazione ha immatricolato 99.711 autovetture, con una calo del -9,61% rispetto a maggio 2019 (197.881). Nei primi cinque mesi dell’anno i dati, fortemente condizionati dal lungo lockdown, riportano 451.366 auto immatricolate contro le 910.872 dello stesso periodo del 2019 con un calo del 50,45%. Precipitano tutti i settori: vanno giù del 35% i privati, del 69% il noleggio e del 57% le società.
“Il dato delle immatricolazioni di maggio – ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – per la maggior parte riguarda delle consegne di ordini sottoscritti prima dell’inizio dell’emergenza da COVID-19. Questo conferma la gravità della crisi senza precedenti che sta attraversando il settore auto. Nonostante la riapertura a inizio maggio dopo due mesi di chiusura completa – continua Crisci – il sistema della distribuzione auto resta attanagliato da una grave crisi di liquidità, appesantito da centinaia di migliaia di veicoli fermi in piazzali e con le risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità ancora impigliate nella burocrazia e bloccate all’interno del sistema bancario”.