Si conclude finalmente la questione dell’omologazione delle calze da neve in Italia.
Dopo una lunga querelle durata oltre un decennio e un ricorso al Consiglio di Stato è finalmente arrivata a conclusione la questione dell’omologazione delle calze da neve in Italia. Con una circolare del 27 ottobre il Viminale ha autorizzato l’uso delle calze da neve in alternativa alle catene da neve, comunicando agli operatori delle Forze dell’ordine adibiti ai controlli su strada di non multare chi le utilizza.
Un’alternativa alle catene da neve. Sul mercato dal 2003.
Le calze da neve apparvero sul mercato nel 2003 attraverso una azienda norvegese. Grazie al prezzo competitivo e alla facilità di installazione ottennero subito un successo e una diffusione importante, frenata poi dal rifiuto del ministero dei Trasporti di equipararle alle catene da neve. La questione legale è andata avanti per anni nonostante molti altri Paesi europei e non solo avessero concesso il via libera all’utilizzo.
Una nuova omologazione europea ha rappresentato il passaggio decisivo per arrivare al via libera. In sostanza sono state parificate le catene da neve in metallo e i dispositivi antiscivolo in tessuto (come le calze), previo superamento di severi test di sicurezza, prestazione e qualità. L’Italia a quel punto ha deciso di adeguarsi ufficializzando il via libera a una strumentazione anti-neve che in verità è sempre rimasta sul mercato ed è sempre stata utilizzata.
Tutti i dispositivi che otterranno l’omologazione alla nuova norma (molti di quelli in commercio l’hanno già ricevuta) saranno utilizzabili. In sostanza dal prossimo 15 novembre 2022, quando scattano gli obblighi di dotazioni invernali su molte strade italiane, si potranno usare le calze da neve al posto delle catene senza rischiare nessuna multa. Oppure, naturalmente, si potranno continuare a utilizzare le catene o gli pneumatici invernali, quelli con la marcatura del fiocco di neve.
Attenzione. Non tutti i veicoli sono catenabili
Bisogna ricordare che non tutti i veicoli sono “catenabili”. Avviene ad esempio quando l’intercapedine fra ruota e vano è troppo ristretta, quindi l’inserimento di una catena può andare a danneggiare le parti meccaniche. In questo caso l’unica alternativa era il montaggio degli pneumatici termici. Oggi invece è possibile ricorrere alle calze da neve.
Facilità di montaggio
Tornando alla facilità di montaggio, tra i tre sistemi antislittamento le catene da neve sono le più complesse da montare, in quanto devono essere portate in posizione e sistemate per tutta la circonferenza della ruota. I sistemi a ragno sono invece particolarmente facili da montare perché prevedono l’inserimento della testa in uno dei bulloni della ruota che non va rimossa per tutta la durata dell’inverno, poi la catena vera e propria si aggancia alla testa e va in posizione da sola. Le calze da neve invece si applicano molto facilmente quasi come ‘un sacco’ o un guanto. Basta rivestire la parte superiore e laterale delle gomme motrici, spostare la vettura di mezzo metro e ricoprire la superficie mancante della ruota. Le calze da neve si centreranno da sole in movimento.
Controindicazioni
C’è però una controindicazione. Con le catene da neve si può guidare anche su brevi tratti di asfalto nudo. Le calze da neve invece, essendo di un materiale molto meno resistente, rischiano di rovinarsi e perdere efficienza anche percorrendo brevi tratti. Altra differenza è l’assenza di vibrazioni che si ha con le calze da neve rispetto alle catene.
Prezzi
Infine la questione prezzo. Le catene da neve hanno un prezzo che oscilla tra i 20 e i 200 euro per ruota (si sale poi per modelli premium). Le catene a ragno hanno i prezzi mediamente più alti. Le calze da neve, oltre a ingombrare di meno nel cofano, hanno un costo molto accessibile compreso fra i 20€ e i 70€. La normativa vigente impone l’obbligo di avere le catene a bordo nel periodo invernale proprio per garantire una maggior sicurezza a chi circola su strade innevate o ghiacciate. Una prescrizione fondamentale per affrontare l’inverno in sicurezza.