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Roma verso lo stop ai diesel euro 3 ed euro 4. Il parere di Crescenzo Ilardi, general manager di Hurry

 

“NOLEGGIO E SHARING PER FARE FRONTE AL BLOCCO DELLE AUTO INQUINANTI E ALL’INVECCHIAMENTO DEL PARCO AUTO”

 

E’ un mondo in costante rivoluzione, quello dell’automotive. Ci sono le decisioni dell’Unione Europea con cui fare i conti, con lo stop alla vendita delle auto termiche fissato per il 2035. La crisi delle materie prime che da un paio di anni sta impattando in maniera importante sui tempi di consegna del nuovo, ma anche la drammatica emergenza geopolitica legata alla guerra tra Russia e Ucraina con l’aumento dei prezzi del carburante. Un problema che non riguarda solo benzina e diesel, ma anche il metano. Come denuncia Assogasmetano “attualmente i prezzi che gli operatori del settore metano per auto devono affrontare sono circa otto volte quelli di un anno fa e le previsioni non fanno prevedere un ridimensionamento, almeno nel breve periodo”.

In questo contesto un impatto importante avranno anche le decisioni strategiche prese a livello locale. A fine giugno il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato che dal primo novembre di quest’anno nella Capitale scatterà il divieto di circolazione per i veicoli Euro 2 a benzina ed Euro 3 diesel. Si tratta soltanto di un primo step perché l’ulteriore  passaggio di questa stretta sulle auto più inquinanti arriverà nel 2023, quando il divieto in Fascia Verde si estenderà anche alle auto Euro 3 benzina ed Euro 4 diesel. Peraltro decisioni analoghe sono state adottate o sono in corso di adozione in grandi città europee come Londra, Bruxelles, Stoccarda, Parigi o Barcellona.

Crescenzo Ilardi, general manager di Hurry, è stato intervistato da Radio Roma Capitale su quanto sta accadendo al settore automotive, partendo proprio dalla decisione adottata dal Comune di Roma.

“Nelle grandi città esiste sempre più il problema dell’uso delle auto private, in particolare delle auto che hanno oltre dieci anni di vita. Lo sentiamo ripetere da tempo: l’Italia ha il parco auto più anziano d’Europa. Questa situazione in assenza di misure che favoriscano davvero il ricambio è destinata a peggiorare. La questione dell’allungamento della vita del parco auto è un problema che va affrontato in modo sistemico e strutturale tanto da parte delle istituzioni quanto da parte degli operatori. Servono soluzioni che possano davvero aiutare nei prossimi anni perché il problema sarà sempre più strutturale”. La risposta, spiega Ilardi, deve venire da un combinato disposto di diversi strumenti. “Il settore automotive sta cambiando profondamente. Bisogna ragionare sempre più in termini di sharing, di micromobilità e di auto a trazione ecologica, elettrica o ibrida”.

La decisione che verrà adottata dal Comune di Roma, peraltro, implica uno stravolgimento della mobilità che non riguarda solo il centro, ma una zona più ampia. “Con Hurry noi lavoriamo da tempo sul noleggio del nuovo come sulla vendita di un usato fresco, Euro 6 che può contribuire ad abbattere le emissioni. Proponiamo anche il nostro prodotto popmove, una sorta di subscription dell’auto, una Netflix della mobilità che punta sulla flessibilità e su una rata decrescente. Oggi è importante spostarsi su formule di condivisione dell’auto e verso motorizzazioni ecologiche, ma anche orientarsi verso soluzioni alternative al possesso dell’auto”. Senza dimenticare la necessità che da parte dello Stato venga incentivato anche il noleggio, spesso dimenticato come fattore strategico di rinnovo del parco auto. “Il noleggio è marginalizzato nelle politiche degli aiuti, nonostante si tratti di un comparto che aiuta moltissimo il rinnovo del parco circolante. Bisogna tener conto delle evoluzioni del mercato e vanno individuate e incoraggiate soluzioni che comprendano tutte le opzioni che sono oggi sul mercato”.

Roma verso lo stop ai diesel euro 3 ed euro 4. Il parere di Crescenzo Ilardi, general manager di Hurry was last modified: luglio 28th, 2022 by