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ROMA SI PREPARA ALLA STRETTA SULLE AUTO PIÙ INQUINANTI

Roma si prepara a una ulteriore stretta sulle auto più inquinanti e sulla mobilità privata.

E’ il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ad annunciare una misura che punta a ridurre traffico e inquinamento, ma anche a svecchiare il parco auto della Capitale, dove i veicoli da Euro 4 in giù, sostanzialmente venduti fino al 2010, secondo i calcoli del Messaggero ammontano a circa il 53% delle auto immatricolate.

Per il primo cittadino della Capitale serve “un patto civico che non è più rimandabile”.

Il primo step sarà quello fissato per il primo novembre: stop alla circolazione dei veicoli Euro 2 a benzina ed Euro 3 diesel nella Fascia Verde della città. Il secondo step è previsto nel 2023 quando il blocco riguarderà gli Euro 3 a benzina e gli Euro 4 a gasolio. Un intervento che fa seguito al primo affondo che dal primo novembre scorso aveva colpito le auto più datate, quelle con motori benzina Euro 0 ed Euro 1 e a quelli diesel da Euro 0 a Euro 2.

“C’è una quota alta dell’uso dell’auto a Roma e bisogna introdurre misure di disincentivo all’abuso, non all’uso, della vettura privata”, spiega Gualtieri.

“L’ipertrofia nell’uso dell’auto va contrastata con un’offerta del trasporto pubblico. Le automobili sono utilizzate un po’ per abitudine, ma molto per necessità. La circolazione di circa “un milione di vetture al giorno è anche “frutto di un deficit del trasporto pubblico. Cambiare la mobilità in città servirà a restituire il tempo e dare più qualità alla vita delle persone. Bisogna ridurre il numero di auto presenti nella nostra città e parcheggiate ferme per oltre 300 giorni l’anno”.

In programma ci sono una serie di progetti che prevederanno oneri maggiori per i guidatori romani.

E’ prevista ad esempio tra dicembre 2024 e gennaio 2025 l’avvio di una “pollution o congestion charge zone”, un’area dove si potrà accedere “soltanto a pagamento”, anche se il primo cittadino ipotizza “un certo numero di ingressi liberi per tutti”. E’ previsto poi il rafforzamento delle 4 Ztl, le zone a traffico limitato, pari al 0,4% del territorio, dove non si può entrare se non residente. E ancora l’introduzione di una vasta low emission zone dal novembre 2022 per una superficie 204,67 Kmq pari al 15,9% della città. Saranno inoltre aumentati gli stalli di sosta tariffata da 70.000 a 100.000, le strisce blu, e ci sarà una rimodulazione con aumento dei costi nei posti dove c’è più domanda e tariffe scontate dove è minore la richiesta.

 

“L’obiettivo è realizzare una vera e propria rivoluzione della mobilità, non solo superando limiti e ritardi ma anche riconnettendo Roma con il nucleo di testa delle grandi città europee”.

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