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Luci e ombre dell’e-commerce italiano

E-commerce in crescita in Italia, ma gli altri paesi sono ancora lontani

L’e-commerce è un settore in forte crescita in tutto il mondo e questo fenomeno sta interessando anche il il nostro paese. Per il momento però l’Italia rimane indietro rispetto ad altri paesi europei, come evidenziato durante la conferenza annuale del Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

I NUMERI DEL E-COMMERCE ITALIANO 

Dei 30 milioni di italiani che navigano in internet, 10 non acquistano online. Inoltre, la spesa media annuale in Italia per gli acquisti tramite e-commerce è più bassa rispetto a quella del resto d’Europa con 1000 euro rispetto ai 1050 del continente. Questo dato, tuttavia, non deve demoralizzare perché dei circa 20 milioni di acquirenti italiani individuati, nell’ultimo trimestre 2016 solo 4 milioni sono clienti sporadici che fanno uno o due acquisti ogni tre mesi con una spesa inferiore ai 100 euro; mentre i restanti 16 milioni possono essere considerati abituali, con in media non meno di 3 acquisti nel periodo preso in esame e uno scontrino che supera, sempre in media, i 100 euro. Questi ultimi e-shopper generano il 94% di vendite online a dimostrazione che per queste numerosissime persone l’acquisto online è ormai una routine.

ANCORA TANTA DISTANZA DAGLI ALTRI PAESI 

Se finora i protagonisti del mercato online sono stati i colossi europei ed americani, negli ultimi tempi la presenza online delle aziende italiane sta diventando sempre più strutturata e strategica, con l’ulteriore obiettivo di espandersi anche verso i mercati esteri, dove il Made in Italy ha un valore aggiunto.

L’e-commerce in Italia quest’anno dovrebbe dunque riuscire a mettere a segno una crescita intorno al 20%, raggiungendo i 23,4 miliardi di valore.

Il crescente interesse nei confronti dei siti web di e-commerce va ricercato innanzitutto nella praticità e nella convenienza di questi negozi virtuali, accessibili tanto da chi abita nelle regioni settentrionali quanto dai cittadini del centro e del sud dell’Italia. Al tempo stesso, bisogna puntare l’attenzione su quei portali che si sono ormai affermati nell’ambito del commercio elettronico e che offrono ai propri clienti una garanzia di serietà e di qualità. Altrettanto successo riscuotono gli shop online specializzati nel settore tecnologico: la diffusione di smartphone, tablet e altri dispositivi portatili, infatti, ha definitivamente consacrato l’hi tech anche nel mondo dell’e-commerce.

TECH, TURISMO E MODA TRAINANO IL MERCATO 

Tra i settori trainanti troviamo al primo posto quello dell’informatica ed elettronica, del turismo e della moda, che nel 2016 hanno registrato una crescita rispettivamente del 22%, 11% e 35%, secondo quanto riportato sempre dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano in occasione dell’XI edizione del Netcomm eCommerce Forum. In Svizzera, per fare un confronto, è il settore della moda a trainare lo shopping online con il 56% degli acquisti.

L’e-commerce in Italia quest’anno dovrebbe dunque riuscire a mettere a segno una crescita intorno al 20%, raggiungendo i 23,4 miliardi di valore. Se questa previsione verrà rispettata, sarà il miglior incremento dal 2010, sfiorando di poco il raddoppio rispetto ai 12,6 miliardi del 2013. È questo lo scenario che Netcomm ha illustrato lo scorso febbraio a Milano, in occasione della presentazione dei trend che caratterizzeranno il settore  nel 2017.

Luci e ombre dell’e-commerce italiano was last modified: aprile 3rd, 2017 by