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Lo sharing elettrico viaggia su due ruote. Intervista a Enrico Pascarella, ECooltra

Su HurryMagazine stiamo dedicando uno speciale alla mobilità condivisa, raccogliendo le voci dei principali player del settore, ponendo loro gli stessi interrogativi per confrontare le diverse visioni e strategie.

Questa settimana abbiamo intervistato Enrico Pascarella, City Manager su Roma di ECooltra, leader europeo nello scooter sharing, con una flotta di più di 2000 mezzi elettrici presenti a Lisbona, Barcellona, Madrid e Roma.

Il mondo della mobilità cambia, offrendo alternative impensabili fino a qualche anno fa. A che punto siamo rispetto al resto d’Europa?

Indietro ma in buona ripresa. Quando si parla di mobilità bisogna pensare a città concepite in modo diverso e a culture educate a muoversi in modo alternativo rispetto al mezzo privato. L’Italia in questo, vuoi per la storicità dei centri urbani, vuoi per la nostra cultura, deve accelerare il processo di cambiamento. Mobilità vuol dire sistemi e servizi 2/4 ruote alternativi di sharing, trasporto pubblico ed intermodalità nei servizi, infrastrutture di ricarica e parcheggi, infrastrutture ciclabili e ultimo, ma non ultimo, legislazione nazionale e comunale adeguate alle nuove esigenze e alle nuove tecnologie. Insomma tutto ciò prevede amministrazioni pubbliche lungimiranti e investimenti importanti, pubblici e privati: oggi ci sono città come Milano, Torino, Firenze e Roma che si stanno muovendo in tale senso, grazie anche ad investitori soprattutto stranieri che  puntano sulla sharing economy.

Car Sharing e veicolo di proprietà: complementari o alternativi?

Lo sharing nasce come alternativa alla proprietà ma non la esclude. Ci sono esigenze che possono prevedere la possibilità di possedere un mezzo privato per spostamenti fuori dalla città e allo stesso tempo utilizzare applicazioni e sistemi di sharing per muoversi comodamente nei centri urbani.

Che cosa manca per far decollare definitivamente la mobilità condivisa in Italia?

Nulla di particolare, siamo sulla strada giusta, sono in arrivo nuovi importanti gestori di sharing in Italia; avremo bisogno solamente della loro fisiologica diffusione legata alla prova diretta dei mezzi (bici, scooter ed auto) e alla loro comunicazione.

Quanto peso ha il valore etico  rispetto a quello economico/utilitaristico per fare leva sugli utenti e spingerli all’ utilizzo di una soluzione di mobilità condivisa?

Oggi sempre di più, le coscienze si stanno sensibilizzando maggiormente alla questione ambientale a causa della qualità pessima dei centri urbani in cui siamo costretti a vivere, ma l’aspetto economico e utilitaristico hanno certamente ancora un valore più importante.

Mobilità vuol dire sistemi e servizi 2/4 ruote alternativi di sharing, trasporto pubblico ed intermodalità nei servizi, infrastrutture di ricarica e parcheggi, infrastrutture ciclabili…

Come evolverà il vostro servizio nei prossimi anni?

Avrà un grande sviluppo, prevediamo l’aumento delle attuali flotte nelle città di Roma, Madrid, Barcellona e Lisbona e l’apertura del servizio in altre quattro capitali nel 2018. Entro il 2020 una diffusione molto più capillare in Europa.

Come ci si può differenziare dalla concorrenza e fidelizzare i clienti nel mercato della mobilità condivisa?

Con un servizio ‘User friendly’: semplice, veloce, intuitivo, con mezzi accattivanti e utilizzabili da tutti.

Come immagina il traffico delle nostre città principali tra 10 anni?

Ridotto grazie a leggi sempre più stringenti, limitato a mezzi condivisi, soprattutto elettrici, e mi auguro quindi meno inquinante.

Il car sharing del futuro sarà anche nei piccoli centri?

Certo, unica alternativa valida alle inevitabili politiche di chiusure progressive dei centri storici e delle pedonalizzazioni in virtù della loro salvaguardia ambientale e storica.

Roma è la città con più auto di proprietà in Europa. Assisteremo a un cambio di rotta nei prossimi anni?  

Roma è una delle capitali più grandi d’Europa per estensione e numero di abitanti. Quindi è molto complessa da amministrare e con delle dinamiche estremamente difficili da capire e da modificare. Il cambio di rotta ci sarà ma il cambiamento sarà lento e prevederà un percorso molto lungo. Da romano me lo auguro di cuore e cercherò di contribuire, nelle mie possibilità di cittadino e di responsabile del primo servizio di scooter sharing elettrico, affinché Roma torni ad essere più vivibile.


Leggi anche le altre interviste sul tema della mobilità condivisa:

Samuel Sed Piazza, Country Manager Moovit 

Lo sharing elettrico viaggia su due ruote. Intervista a Enrico Pascarella, ECooltra was last modified: ottobre 16th, 2017 by