Hurry Magazine - Auto Nuove e Usate

L’autista invisibile che ci porterà ovunque

La rivoluzione dell’auto a guida autonoma non è ancora iniziata, ma già fa notizia.
È di questi giorni il curioso esperimento portato avanti da un professore della University of California, San Diego che ha fatto travestire i suoi studenti da sedili per testare le reazioni dei pedoni di fronte a un’auto senza conducente. Una candid camera che ha suscitato reazioni esilaranti, ma che, in realtà, aveva l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti sui temi della guida autonoma e a studiare l’interazione tra pedoni e driverless car.

L’ennesima testimonianza che è ormai tempo di prepararsi all’idea delle auto senza conducente: tutte le principali case automobilistiche stanno investendo in questo campo, cercando di battere sul tempo la concorrenza.

grazie alla guida autonoma non sarà più l’utente a incamminarsi verso il mezzo, ma succederà esattamente il contrario

Tra queste Mercedes-Benz sembra per ora avere un ruolo da first mover, grazie anche all’esperienza maturata con i progetti Car2Go e Mytaxi.
Ora una partnership con Bosh dovrebbe dare un nuovo slancio ai progetti della casa tedesca sulla guida autonoma, facendogli mettere il primo veicolo su strada entro pochi anni. Un’unione di competenze, quella tra le due aziende, che dovrebbe portare alla produzione di veicoli dotati di una propria intelligenza che trasformeranno la mobilità urbana con un servizio a metà tra il taxi e il car sharing.

Come funzionerà? Grazie alla guida autonoma non sarà più l’utente a incamminarsi verso il mezzo, ma succederà esattamente il contrario. Basterà infatti prenotare il veicolo sull’app e questo raggiungerà la nostra posizione pronto a trasportarci verso la destinazione desiderata. Un cambio di prospettiva radicale che potrà avere delle conseguenze enormi soprattutto nella vita di soggetti svantaggiati dal punto di vista della mobilità, come i disabili, gli anziani o i minorenni.

In sostanza, più comodità, più tempo risparmiato e spostamenti ottimizzati, con benefici anche per l’ambiente. L’unico tassello oscuro rimane la sicurezza, ma anche su quello gli esperti assicurano che ci sarà un salto di qualità rispetto ad oggi.
Ora che la strada è segnata, non resta che mettersi alla guida, anzi al posto del passeggero.

L’autista invisibile che ci porterà ovunque was last modified: aprile 26th, 2017 by