Nell’anno del Covid, del lockdown e delle restrizioni, gli italiani hanno speso 29,7 miliardi per acquistare o noleggiare nuove automobili, secondo le prime stime del Centro Studi Fleet&Mobility: dieci miliardi in meno del 2019. Un valore che è stato raggiunto grazie ai 612 milioni di incentivi statali, che si aggiungono alla cifra. Il mercato è stato dunque trainato da queste misure, che hanno attirato dei clienti che magari avrebbero acquistato in un secondo momento. Un ricorso allo “stimolo” giustificato da un anno in cui il livello del mercato auto e dell’economia in generale erano sotto zero.
La crescita delle auto a bassissime emissioni
Gli incentivi hanno favorito quelle vetture a basse e bassissime emissioni di CO2. Per le vetture elettriche, che camminano solo a batteria, quando è carica, sono stati spesi 943 milioni, pari al 3% del totale, a cui lo Stato ha aggiunto più di 90 milioni di incentivi. Le ibride con la spina, che a batteria scarica camminano grazie al motore termico e al serbatoio del carburante, si sono rivelate le loro principali antagoniste, con un valore delle vendite pari a 1.121 milioni, a cui lo Stato ha aggiunto oltre 50 milioni di incentivi. Le ibride senza spina hanno sfiorato i 4,9 miliardi, più circa 350 milioni di incentivi, arrivando al 16% del valore complessivo.