Il museo della casa bolognese dedica una mostra a molti dei suoi bolidi, protagonisti dell’immaginario cinematografico.
Dal pugile all’eroe, dal ladro alle top model, le Lamborghini che hanno fatto un’apparizione al cinema negli ultimi cinquant’anni non sono state guidate certo da tranquilli impiegati del catasto o da tutori dell’ordine. Icone di trasgressione e velocità oltre la sanità mentale, i registi che hanno utilizzato i bolidi bolognesi nei propri film, hanno sempre affidato il volante a personaggi controversi… spesso con esiti disastrosi per le Lamborghini stesse.
A cominciare dalla Miura P400 color arancione che Rossano Brazzi fa correre tra le curve del Gran San Bernardo sulle Alpi, nella scena inizaile di “The Italian Job” (“Colpo all’italiana”, del 1969). Il canto del motore della Lamborghini sfuma con naturalezza nelle note di “On Days Like These” di Matt Monro, ma quando la canzone finisce, la Miura è diventata un groviglio di lamiere, anche se non per colpa del pilota.
Questa ed altre splendide automobili sono le star della walk of fame che Lamborghini ha “portato in scena” nella mostra “Film Emotions – Lamborghini and the World of Cinema”, allestita al museo della casa a Sant’Agata Bolognese, che resterà aperta per curiosi e appassionati fino al 31 ottobre. Ad aprire la parata c’è la Aventador di Bruce Wayne: l’alter ego di Batman nella bellissima trilogia del “Dark Knight” di Christopher Nolan, guida una Lamborghini in ognuno dei tre film. Questa in mostra si è vista nel terzo, “The Dark Knight Rises”, rubata al super eroe dalla melliflua Catwoman. Ben altro impatto sulla trama avevano avuto le due Murcielago dei film precedenti.
La mostra “Film Emotions – Lamborghini and the World of Cinema”, allestita al museo della casa a Sant’Agata Bolognese, resterà aperta per curiosi e appassionati fino al 31 ottobre
La prima, apparsa nel film “The Dark Knight” del 2008, era l’emblema del camuffamento da playboy debosciato dell’uomo pipistrello: per convincere tutti di essere soltanto un fatuo miliardario, Bruce si era presentato a un convegno dell’alta società con due modelle aggrovigliate sul sedile del passeggero della sua nuova supercar. La sottigliezza del “travestimento al contrario” sta nel fatto che “murcielago” in spagnolo traduce “pipistrello”. Nel secondo film poi, Bruce Wayne utilizza addirittura la Lambo per salvare la vita a una vittima designata del Joker, frapponendo la sfortunata Murcielago tra l’auto dei cattivi e quella dell’obiettivo, con esiti infausti per la carrozzeria nuova fiammante.
La Lamborghini Miura P400 di The Italian Job
I fan dei film degli anni ’80 ricorderanno altre lussuose Lamborghini presenti in mostra. Ad esempio la Countach che appare nel film Cannonball (1981), guidata da due formose ragazze californiane inguainate in tute di pelle aderentissime, inutilmente inseguite dalle volanti della polizia; o ancora la Jalpa che Rocky Balboa guida nella notte pensando con timore e sete di vendetta al suo avversario Ivan Drago, nel quarto film della saga di Rocky (1985).
Chi non ricorda queste scene, o non ha mai visto i film, non deve scoraggiarsi: oltre alle auto, e a diversi sfondi di tappeti rossi e cordoni di velluto pronti per i selfie, la mostra offre anche numerosi schermi dove rivedere le Lamborghini all’opera sui diversi set; ed anche alcune postazioni dove mettere alla prova con dei quiz le proprie conoscenze cinematografiche e motoristiche.
A qualcuno ad esempio possono essere sfuggite altre vetture protagoniste di Hollywood e dintorni: come la Huracan grigia del Doctor Strange / Benedict Cumberbatch; o la LM002 che gareggia con Vin Diesel in una scena di Fast & Furious IV; o ancora la Gallardo Super Trofeo che appare tra le vetture protagoniste del bel film di Matteo Rovere “Veloce come il Vento” (2016) che ha fatto incetta di premi cinematografici, proprio raccontando il mondo delle gare di velocità con auto sportive di serie. Una mostra da vedere, e tanti film da rivedere, per gli appassionati dei motori e del buon cinema.