Hurry Magazine - Auto Nuove e Usate

Entro il 2030 il 60% delle auto saranno elettriche. La previsione di McKinsey e BNEF

Le auto elettriche potrebbero rappresentare il 60% del traffico urbano delle grandi città entro il 2030. A dirlo è un report di McKinsey e Bloomberg New Energy Finance (BNEF) sul futuro della mobilità sostenibile in ambito urbano.

Tra meno di quindici anni i maggiori centri urbani del globo saranno popolati da veicoli a zero emissioni, ma c’è da sottolineare che ciò avverrà solo nelle metropoli più ricche, in luoghi come Londra, Amsterdam, Stoccolma o Singapore. Tutto grazie alla virtuosa convergenza di due fattori fondamentali. In primo luogo i regolamenti più stringenti sulle emissioni, che incentivano l’industria a sviluppare tecnologie più efficienti e a costi più contenuti, insieme a politiche che mirano a scoraggiare l’utilizzo dell’endotermico.

In quasi tutte le città sono ormai attivi divieti e Ztl, ma molto significativo è il caso londinese dove il sindaco Sadiq Khan ha predisposto un piano che va proprio in questa direzione. Da tempo l’amministrazione ha applicato una Congestion Charge per tutti di 11,50 Sterline (13 Euro), e presto verrà introdotta anche una T-Charge di ulteriori 10₤ destinata a tutti i veicoli pre-Euro 4; entro il 2020 sarà infine la volta della Ultra-Low Emission Zone da 12,60₤ (circa 14€). In sostanza, chi vorrà circolare pagherà una somma di circa 38 Euro. In secondo luogo, il costo della batteria a ioni di litio è crollato del 65% tra il 2010 e il 2015, passando da 1.000 Dollari/kWh ad appena 350, ed è pronto a scendere ulteriormente nel prossimo decennio fino a 100: costi abbastanza contenuti da rendere competitivi i listini delle elettriche.

Tra meno di quindici anni i maggiori centri urbani del globo saranno popolati da veicoli a zero emissioni

Diverso il futuro della mobilità sostenibile previsto per le megalopoli dei paesi in via di sviluppo. In città come Mumbai, Nuova Delhi o Città del Messico, secondo il report, sull’analisi pesano la rapida urbanizzazione, un traffico costantemente congestionato, con conseguente qualità dell’aria molto scarsa; per cui, se da un lato i veicoli elettrici potrebbero prendere piede nel trasporto pubblico, in ambito privato la tendenza sembra essere quella della condivisione, con car sharing e car pooling che potrebbero assicurare la metà degli spostamenti urbani nel 2030.

 

LA SFIDA DI PECHINO 

La Cina sembra realmente interessata a conquistare il nascente mercato dell’elettrico. Secondo i dati diffusi da Xinhua, agenzia di stampa ufficiale del Paese, Pechino vuole accelerare la costruzione di colonnine di ricarica nelle zone residenziali, al fine di spingere la produzione e la vendita di veicoli a zero emissioni. Nel giugno scorso si contavano circa 81.000 punti di ricarica in tutta la nazione, +65% rispetto ai numeri di fine 2015, con un ritmo di 170 installazioni al giorno nei primi mesi del 2016. L’obiettivo dichiarato della China Energy Administration è una rete di prese pubbliche in grado di rifornire 5 milioni di auto elettriche nel 2020, grazie ad investimenti da oltre 40 miliardi di dollari nei prossimi quattro o cinque anni. Una sfida decisa, tanto che Colin McKerracher, analista BNEF, ipotizza che il Paese del Dragone potrebbe adottare una politica simile a quella californiana, obbligando i costruttori a vendere un certo numero di vetture elettriche ogni anno, in proporzione alle immatricolazioni complessive.

Pechino vuole accelerare la costruzione di colonnine di ricarica nelle zone residenziali, al fine di spingere la produzione e la vendita di veicoli a zero emissioni

 

DIFFICOLTÀ E BARRIERE

L’auto elettrica si sta diffondendo con relativa fatica nel mondo, ad eccezione di una griglia di pochi paesi, con in pole la Norvegia, dove le vetture a batteria sono stabilmente sopra il 20% delle vendite totali. Questi veicoli costano troppo nonostante incentivi finanziari e benefici di altro tipo (accesso ai centri storici, parcheggi gratuiti, ecc…); inoltre, persiste il problema dell’autonomia, che molti automobilisti ritengono ancora insufficiente a coprire tutti i possibili usi. Senza tenere conto di modelli più performanti ma alla portata di poche tasche come la sempre citata Tesla Model 3.

Sul futuro della mobilità si è concentrato anche un altro rapporto di McKinsey e BNEF, An Integrated Perspective on the Future of Mobility, secondo cui le metropoli mondiali andranno sempre più verso un modello di trasporto condiviso, principalmente a trazione elettrica, supportato da soluzioni smart, di cui la più rivoluzionaria ed affascinante, con ogni probabilità, sarà la guida autonoma o semi-autonoma.

Entro il 2030 il 60% delle auto saranno elettriche. La previsione di McKinsey e BNEF was last modified: ottobre 21st, 2016 by