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eCall: dal 31 marzo mai più senza

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eCall, il sistema di emergenza dell’UE, che in caso di incidente richiede l’intervento dei soccorsi, diventa obbligatorio su ogni vettura nuova dal 31 marzo 2018.

eCall è un sistema di chiamata che si attiva automaticamente in caso di incidente o uscita di strada del veicolo. Se i sensori presenti a bordo percepiscono urti, attivazioni di airbag e o di pretensionatori delle cinture, parte una segnalazione al numero unico europeo 112, per attivare tempestivamente le operazioni di soccorso. Il dispositivo non solo segnala l’esatta posizione della vettura ma anche il senso di marcia, se il guidatore è in stato di incoscienza, la presenza di passeggeri e il tipo di alimentazione dell’auto.

Le informazioni trasmesse permettono di capire l’entità dell’intervento, riducendo i tempi, ma soprattutto cercano di ridurre la mortalità. Il sistema dialogherà con la centrale operativa attraverso un SIM integrata nel dispositivo, senza alcun collegamento quindi con lo smartphone del guidatore.

Le case automobilistiche non possono certo dire di essere impreparate a riguardo. Già nel 2013 il Parlamento Europeo cominciava a discutere della possibilità di dotare le auto di infrastrutture tecnologiche per le chiamate di emergenza automatiche. Nel 2015 il Parlamento Europeo rendeva la proposta disposizione, UE 2015/758, concedendo tre anni di tempo per uniformarsi alla normativa.

Il sistema dialogherà con la centrale operativa attraverso un SIM integrata nel dispositivo, senza alcun collegamento quindi con lo smartphone del guidatore.

Le case costruttrici più reattive sono state Bmw, Citroen, Ford, Opel, ma Mercedes-Benz aveva già introdotto questa tecnologia sulla propria gamma di auto nel 2012. La Commissione Europea al tempo stimò che l’intervento tempestivo dei soccorritori possa salvare 2.500 potenziali vittime della strada ogni anno nel territorio dell’Unione, riducendo i decessi del 10%.

A questo punto non poteva non emergere il problema della privacy: gli automobilisti devono temere di essere costantemente vigilati e geolocalizzati? A quanto pare possono stare tranquilli; i deputati europei infatti non si fanno parlare dietro se si tratta di protezione dei dati, così  il sistema di bordo eCall non è tracciabile prima dell’avvenuto incidente, e i dati raccolti da eCall e dai partner deputati all’intervento non sono ovviamente trasmettibili.

Nessuno però si è posto un problema poco legislativo e più morale: l’installazione di nuove tecnologie per la sicurezza non solleva i potenziali testimoni di un incidente da un intervento di aiuto e solidarietà. eCall dal 31 marzo sarà una certezza, ma nel dubbio, se assistiamo ad un incidente, continua ad essere un nostro dovere chiamare i soccorsi.

eCall: dal 31 marzo mai più senza was last modified: aprile 6th, 2018 by