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Auto elettriche. Esiste una alternativa? La via dell’idrogeno

auto elettriche e idrogeno

Le auto elettriche sono sempre più le star della mobilità sostenibile. Complici le decisioni prese a livello politico dall’Unione Europea per combattere le emissioni di CO2 e lo stop alla vendita alle auto termiche dal 2035, appaiono oggi come la via maestra verso la mobilità del futuro.

I veicoli “alla spina” sono l’unica via da percorrere o possono essere individuate delle alternative “green”?

L’unica alternativa su cui le case produttrici stanno investendo è quella dell’idrogeno

E’ giusto sposare in via esclusiva la causa elettrica visto che i principali costruttori di batterie sono cinesi e si rischia di determinare uno svantaggio competitivo per i nostri produttori rispetto a industrie che sono partite in anticipo rispetto a noi? L’idea di fondo è quella di cercare alternative green e di non imboccare una strada a senso unico. Il Salone dell’Auto di Parigi appena concluso ha dimostrato che esiste un’unica alternativa su cui le case produttrici stanno investendo: quella dell’idrogeno, mentre i biocarburanti sembrano destinati a un impiego di nicchia a causa dei costi di produzione decisamente elevati. L’idrogeno, invece, appare complementare all’elettrico e offre il vantaggio di svincolarsi dall’approvvigionamento di alcuni componenti chiave per le batterie come litio, nichel e cobalto oggi non facili da reperire sul mercato. Un altro vantaggio è la possibilità di fare un pieno in pochissimi minuti, a differenza delle auto elettriche che possono impiegare diverse ore. Ci sono però anche punti a sfavore come il costo dell’idrogeno (soprattutto per lo stoccaggio e il trasporto) e il fatto che questo materiale pur non essendo né tossico né corrosivo è comunque infiammabile.

Le auto a idrogeno sono di due tipi

Ci sono i modelli che bruciano l’idrogeno in un motore a combustione interna, come avviene per la benzina. Prendono il nome di HICEV, acronimo dall’inglese “Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle”. Il secondo tipo (FCEV Fuel Cell Electric Vehicle) genera elettricità dall’idrogeno in un dispositivo noto come pila a combustibile e usa tale elettricità in un motore elettrico proprio come un veicolo alla spina. La fuel cell, serve a creare una reazione tra idrogeno e ossigeno. Nel primo caso, ovvero nel motore a combustione, quando si brucia idrogeno all’intero di una camera di scoppio, non si genera CO2, ma alcuni ossidi d’azoto vengono immessi nell’atmosfera, anche se si tratta di emissioni decisamente contenute.

In Italia ancora pochi modelli

In Italia esistono pochi modelli in commercio: si tratta della Toyota Mirai con tecnologia Full Cell System a zero emissioni e nessun motore a combustione interna e la Hyundai Nexo, sempre con tecnologia FCEV. Molto più vivace è invece il mercato di camion e furgoni, in costante espansione. Qualcosa si muove anche sul fronte delle stazioni di rifornimento. Nell’ambito del Pnrr sono stati stanziati 230 milioni per la realizzazione di almeno 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti entro il 30 giugno 2026. Un piano che si concentra soprattutto sulle rotte del trasporto merci, ma che potrebbe risultare utile anche per il trasporto dei privati per portare davvero l’idrogeno sulle strade italiane.

Auto elettriche. Esiste una alternativa? La via dell’idrogeno was last modified: dicembre 13th, 2022 by