Hurry Magazine - Auto Nuove e Usate

Non solo rosse. Donne e Ferrari in mostra a Modena

Il Museo Enzo Ferrari accomuna i bolidi del cavallino alle donne celebri che li hanno comprati, sfoggiati, amati  e guidati.

Modena non è certo il primo luogo di villeggiatura dell’Emilia Romagna che possa venire in mente; ma chi dovesse passare da quelle parti in questi mesi estivi, andando verso il mare a est o verso le montagne a nord, può valutare l’idea di fare tappa al Museo Enzo Ferrari. In questo momento, e in verità per tutto il 2018, una degli algidi saloni di questo tempio del design automobilistico è dedicato a una mostra interessante.

La direzione del museo ha scavato negli archivi del glamour fotografico, dagli anni ’50 in poi, alla ricerca del classico binomio “donne e motori”. Quello che ne risulta è la mostra “Il Rosso e il Rosa. Donne e Ferrari la storia mai raccontata”. Si tratta di una carrellata di modelli Ferrari, tra i più belli usciti da Maranello, dai primi successi del marchio negli anni ’50 agli anni d’oro della Dolce Vita, alle moderne auto da corsa; tutti accostati alle sinuosità altrettanto affascinanti di attrici, imprenditrici e sportive che li hanno posseduti. Pochi giorni fa  abbiamo accennato alla Ferrari SP 38 acquistata (forse) da un’ignota appassionata, ma non sarebbe certamente la prima donna ad aver subito il fascino della “rossa”.

La direzione del museo ha scavato negli archivi del glamour fotografico, dagli anni ’50 in poi, alla ricerca del classico binomio “donne e motori”

Le grandi foto che fanno da fondale alle auto raccontano di Ingrid Bergman e Anna Magnani che preferivano la 212 Inter del 1951; della 250 GT Berlinetta del ’56 scelta da Norma Shearer, star del cinema muto; mentre Jayne Mansfield è accomunata alla 250 LM del ’63. Nell’allestimento labirintico dell’esposizione, le “dive” bidimensionali sembrano gettare ancora uno sguardo verso le loro antiche auto di lusso; ma non si tratta solo di attrici: un’altra 250, la GTO del ’62 è messa in relazione ad Annie Montaigu, francese, prima tennista di buon livello e poi eccellente pilota di rally che sul finire degli anni ’50 la guidò effettivamente sugli sterrati di mezza Europa mettendosi dietro parecchi uomini.

Amy Macdonald e Deborah Meyer

Venendo ai giorni nostri, i due mondi dello spettacolo e dello sport al femminile sono rappresentati da altre due donne, che erano presenti all’inaugurazione della mostra. Le loro gigantografie, come le altre, dominano lo stand della Ferrari a cui sono legate. Amy Macdonald, la cantautrice scozzese che ha venduto 12 milioni di dischi in carriera, ha definito la sua 458 Italia un classico moderno, aggiungendo: “Non potrei separarmene”. Mentre Deborah Meyer, imprenditrice franco-svizzera è talmente appassionata di Ferrari da aver sposato un pilota del campionato monomarca, ha fatto più che comprare un’auto: le colleziona e le guida in gara! Ha partecipato infatti a 19 gare del Ferrari Challenge e al campionato GT, sempre con una Ferrari. In mostra ci sono due dei suoi pezzi pregiati: una 458 Italia GT3 e una 488 Challenge; entrambe sono decorate con le livree da gara: una bianco-blu, l’altra… bianco-rosa.

Non solo rosse. Donne e Ferrari in mostra a Modena was last modified: luglio 27th, 2018 by