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Incidenti stradali in calo, ma non basta. Distrazione la prima causa

Morti, feriti e incidenti stradali in diminuzione nel 2018. Ma la metà delle vittime sono soggetti vulnerabili. Tutti i dettagli del Rapporto ACI-Istat

Nel 2018 in Italia cala il numero di morti, feriti e di incidenti stradali ma aumentano le vittime appartenenti a categorie vulnerabili. La denuncia arriva dal Rapporto ACI-Istat diffuso, come ogni anno, alla vigilia dell’esodo estivo che vedrà mettersi in viaggio milioni di italiani per raggiungere le località di vacanza.

Lo scorso anno, gli incidenti sono stati 172.344 rispetto ai 174.933 (in calo dell’1,5%). In diminuzione dell’1,6% i morti (3.325 contro i 3.378 dell’anno precedente) e i feriti dell’1,7% (dai 246.750 del 2017 ai 242.621 del 2017). Il 50% dei decessi riguarda le categorie vulnerabili. Tra loro i giovani tra 15 e 19 anni così come gli anziani tra 70 e 74 anni, i ciclomotoristi e i pedoni.

“Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime delle categorie vulnerabili, in particolare tra i pedoni. La riduzione media annua del numero di vittime della strada nel nostro Paese, poi, pari a 2,6% nel periodo 2010-2018, è inferiore a quanto stimato per l’obiettivo europeo – ormai irraggiungibile – di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020”, dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani.

Le morti dei bambini sono in diminuzione: nel 2018 si sono registrate 9 vittime in meno nella fascia d’età 0-14 anni (34 rispetto ai 43 dello scorso anno), anche se l’obiettivo “vison zero” stabilito dal Piano Nazionale della Sicurezza 2020 è tuttora molto lontano.  In aumento i decessi di ciclomotoristi, che si confermano tra le categorie più a rischio, e pedoni.

Lo scorso anno, secondo il Rapporto ACI-Istat, è diminuito il numero di incidenti stradali su strade urbane e autostrade mentre è aumentato sulle extraurbane. Il numero di morti, invece, resta sempre più elevato nelle autostrade rispetto ai centri abitati, dove si registra un calo.

Le cause degli incidenti stradali

Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo e velocità troppo elevata: sono queste, anche nel 2018, le prime tre cause degli incidenti stradali. Complessivamente sono alla base del 40,8% dei sinistri. Tra le altre cause più rilevanti la distanza di sicurezza, le manovre irregolari, il comportamento scorretto verso il pedone o del pedone e la presenza di buche o ostacoli accidentali.

Da segnalare la frequente inosservanza delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini e l’uso improprio del cellulare alla guida, due comportamenti del tutto scorretti e pericolosi per l’incolumità dei passeggeri, specie dei più piccoli.

Incidenti più frequenti d’estate

Nel periodo estivo si concentra il maggior numeri di incidenti e vittime. Agosto, in particolare, è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali. Giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso, (rispettivamente 16.755 e 16.856).  Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) e nelle ore di buio aumenta sia il tasso di mortalità che quello di sinistrosità.

Incidenti stradali in calo, ma non basta. Distrazione la prima causa was last modified: agosto 23rd, 2019 by