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40 miliardi per 2 milioni di auto. in gran parte diesel!

Auto Diesel Hurry

Gli italiani spendono sempre di più per l’auto nuova… e non cambiano motore.

Tre numeri campeggiano nella prima pagina del rapporto “Mercato Auto 2017 – Valore” del Centro Studi Fleet&Mobility: 39,9 miliardi; 20.039; e 67. Sono cifre che riassumono l’andamento del mercato delle auto nuove in Italia dell’anno scorso; non solo dal punto di vista del numero di auto vendute, ma soprattutto del denaro speso per acquistarle.

I NUMERI DEL MERCATO 

Secondo il primo numero gli italiani hanno speso quasi 40 miliardi in automobili: per la precisione 39.870.337.000 euro per l’acquisto di quasi 2 milioni di auto: il 9,8% in più di spesa e il 7,6% in più di vetture rispetto al 2016. Quasi 21,8 miliardi sono stati spesi da privati; 9,2 miliardi da società; 8,7 miliardi da noleggiatori. In realtà la spesa totale, “da listino” sarebbe stata di oltre 48,5 miliardi, se non fossero intervenuti sconti delle concessionarie e promozioni Km0 per 8,6 miliardi.

Come appare chiaro dai numeri precedenti il giro d’affari è aumentato più nel dato economico che nei volumi di vendite, ovvero: non solo sono state vendute più auto,  ma anche a prezzi più elevati. Il secondo numero in copertina è infatti il valore medio dell’auto nuova immatricolata in Italia, che per la prima volta supera i 20 mila euro; un aumento del 2% sull’anno precedente. Se poi si guarda ai listini (lo studio si basa su quelli di Quattroruote) al netto di sconti e promozioni, l’auto nuova dell’italiano medio costa 24.394 euro. In verità i privati sono ancora sotto la soglia dei 20 mila (19,5); i noleggiatori sono in media, e le società superano i 21 mila euro per auto.

il valore medio dell’auto nuova immatricolata in Italia, che per la prima volta supera i 20 mila euro; un aumento del 2% sull’anno precedente.

 

I MARCHI PIU’ POPOLARI 

In questo panorama, ovviamente, risaltano i marchi che vendono modelli di fascia medio-alta. In testa alla classifica c’è Mercedes: in media, un cliente che esce chiavi in mano da un concessionario della stella ha sborsato 44.700 euro. La casa tedesca ha scalzato dal trono la BMW, che è rimasta sul valore medio del 2016: circa 43.900 euro. Seguono Audi (39.046) e Alfa Romeo in forte crescita (da 27.115 a 33.502). In questa classifica la Fiat si piazza solo 14a, con un valore medio unitario di vendita di 17.541 euro, comunque in crescita, dovuto ovviamente alla tipologia di automobili, sicuramente più economiche, che caratterizzano la gamma.

La casa torinese ( FIAT, non FCA) grazie a Panda, Tipo e alle varie 500, domina comunque le classifiche generali: tra i brand dell’automotive si assicura il 14,5% degli incassi e il 20,1% dei volumi di vendita, doppiando i numeri di VolksWagen, seconda, con Renault terza che ha scavalcato Ford, Mercedes e BMW. Tra i modelli svetta la Panda, che per valore quasi doppia gli incassi di Tipo, Golf, 500X ed L, Renegade e Tiguan, e per numero di auto vendute supera il doppio delle immatricolazioni di nuove Ypsilon, Tipo, 500 e Clio.

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LE ALIMENTAZIONI PIU’ DIFFUSE

Il terzo numero ha poco a che fare brand e promozioni, ma molto con risparmio, utilizzo e dimensioni delle auto scelte dai nostri connazionali: 67% è la percentuale delle auto diesel sul totale del “valore” delle vendite nel 2017. Questo corrisponde al 57% del “numero” di auto immatricolate. Il calo economico rispetto al 2016 è dell’1%, mentre rimane invariato il dato numerico: poca roba in effetti, se si pensa allo scandalo dieselgate ancora fresco nella memoria, agli annunci di messa al bando da parte di molte amministrazioni pubbliche, e a quelli di fine produzione di molte case automobilistiche. Evidentemente i consumatori non sono convinti di un’imminente svolta “green” del mondo dell’automobile, oppure sono stati persuasi dalle tante voci sorte a difesa del diesel. Fatto sta che le auto a benzina sono state l’anno scorso, come nel 2016, il 32% delle vendite per volumi e il 23% per valore; quelle a GPL sono aumentate dal 6 al 7% per volumi e dal 4 al 5% per valore; quelle ibride da 2 a 3% per volumi e da 3 a 4% per valori; il metano resta al 2% per volumi e cala da 2 a 1% per ricavi di vendita.

40 miliardi per 2 milioni di auto. in gran parte diesel! was last modified: agosto 23rd, 2018 by